La Basilicata polo del divertimento nel Mezzogiorno. Il progetto fondato su modelli già realizzati con successo in Europa

“La Basilicata può e deve ambire a diventare un punto di riferimento per il turismo esperienziale del Mezzogiorno.

Con Basilicata Valley vogliamo creare un grande attrattore che non solo generi nuova occupazione, ma che dia un contributo strutturale allo sviluppo delle nostre aree interne.

È un progetto ambizioso, ma fondato su modelli già realizzati con successo in Europa e perfettamente replicabili nella nostra regione”.

Così il consigliere regionale di FdI Alessandro Galella, durante la presentazione alla stampa del progetto “Basilicata Valley – Il nuovo cuore del divertimento e del turismo del Mezzogiorno”.

Rivolgendosi ai giornalisti Galella ha spiegato che porrà all’attenzione del Consiglio regionale, durante la prossima riunione che si terrà il 18 novembre prossimo, il progetto sotto forma di mozione.

“Un macroattrattore tematico situato lungo la valle del fiume Basento, nell’area compresa tra Bernalda e Brindisi di Montagna, è questa l’idea alla base del progetto, che dovrebbe svilupparsi su circa 100 ettari tra le province di Potenza e Matera.

L’obiettivo è generare una nuova tipologia di turismo esperienziale, capace di incidere in modo significativo sull’economia locale e di contrastare lo spopolamento delle aree interne della regione.

I punti di forza della localizzazione prevedono un collegamento diretto con la SS 407 Basentana, principale asse viario regionale, la prossimità a Matera e la vicinanza alle Dolomiti lucane e ai borghi di pregio del territorio”.

La proposta prevede un modello di copartecipazione pubblico-privata, con il coinvolgimento, tramite avviso pubblico o manifestazione di interesse, di una multinazionale del divertimento, in grado di apportare competenze, know-how e capacità di posizionamento sui mercati internazionali.

L’investimento stimato è di circa 150 milioni di euro, con potenziali strumenti di co-finanziamento quali Invitalia, Cassa Depositi e Prestiti e fondi europei FESR, oltre al contributo della multinazionale selezionata.

Ha sottolineato il consigliere:

“Gli impatti attesi sono molteplici: occupazione diretta e indiretta (sviluppo di servizi, attività ricettive, trasporti e indotto), incremento turistico e crescita per le imprese locali e nascita di nuove attività collegate.

Il progetto trae ispirazione da casi di successo europei come il Parco Puy du Fou in Francia, aperto nel 1978, che oggi registra oltre 2 milioni di visitatori all’anno, con 2.400 posti di lavoro diretti, 5.000 indiretti e 277 milioni di euro di ricadute economiche annue sul territorio.

Lo sviluppo dell’indotto e l’aumento delle presenze turistiche sono obiettivi concreti che possono cambiare il volto della nostra regione nei prossimi anni.

La scelta della valle del Basento non è casuale: è un’area baricentrica e ben collegata.

È il luogo ideale per un’infrastruttura moderna, innovativa e capace di creare valore per tutto il territorio”.