“La Basilicata da regione dell’oro blu rischia di diventare uno dei posti con meno acqua in Italia”. La proposta

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Consigliere regionale Bochicchio:

“È passata quasi inosservata la pubblicazione della valutazione sul rischio idrico in Italia della S&P Global Ratings, uno dei principali fornitori al mondo di rating e analisi di credito indipendente.

Lo studio, secondo quando pubblicato da “Il Sole 24 Ore” ha analizzato i dati relativi alla risorsa idrica disponibile ed ai possibili impatti che la sua carenza potrebbe avere sui bilanci delle regioni italiane ed in special modo su quelli delle regioni meridionali.

Partendo dal dato consolidato che ad oggi, in Basilicata, il rapporto tra acqua dispersa ed acqua immessa in rete in alcuni casi è pari al 66%, lo studio condotto dalla società americana ipotizza che entro il 2030 la nostra regione sarà esposta ad un cosiddetto “water stress” dovuto ad una carenza idrica pari al 100%.

In concreto questo vuol dire che se continuiamo a disperdere acqua e le piogge continuano a scarseggiare la Basilicata da regione dell’oro blu rischia di diventare uno dei posti con meno acqua in Italia.

Questa ipotesi, nel malaugurato caso dovesse verificarsi avrebbe un forte impatto sul PIL regionale a causa della crisi che investirebbe tutti i settori produttivi e quello agricolo in particolare, che già versa in una situazione di “criticità severa alta”, dovuta ai cambiamenti climatici.

Dallo studio emergerebbe che la Basilicata presenta un livello di stress idrico pari a 5 su 5.

Questi dati non devono creare inutile allarmismo ma devono contribuire a:

-accelerare gli interventi in materia previsti dalla Regione e pianificati grazie alle ingenti risorse derivanti dal PNRR, poiché l’importo delle gare aggiudicate sono ferme a 1,7 miliardi di euro;

-a rafforzare le sinergie tra i vari soggetti che raccolgono, distribuiscono ed utilizzano l’acqua affinché si arrivi a ridurre al minimo le dispersioni;

-ad ottimizzare, nel medio e lungo periodo, la gestione dell’acqua;

-a formare una nuova consapevolezza sull’uso razionale dell’acqua.

Per raggiungere l’obiettivo di questo ultimo punto credo sia necessario che la Regione Basilicata e/o Acquedotto Lucano si facciano carico di avviare una campagna di sensibilizzazione come quella avviata in Puglia denominata “Siamo a riserva” per informare costantemente i cittadini sulla disponibilità di acqua e contestualmente sensibilizzarli su un suo uso consapevole affinché gli scenari previsti sul futuro di questa risorsa in Basilicata restino solo ipotesi”.