In Basilicata vietato lavorare con il caldo: “Questa è la strada giusta da intraprendere”. La richiesta

“Prendiamo atto con soddisfazione dell’ordinanza emanata dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che vieta il lavoro nei cantieri edili nelle ore più calde.

Si tratta di un provvedimento fortemente richiesto dalla Filca Cisl Basilicata sin dagli inizi di giugno e che va nella direzione di garantire adeguatamente la salute e la tutela dei lavoratori esposti al rischio delle alte temperature”.

Lo dichiara il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Angelo Casorelli che commenta positivamente il provvedimento firmato da Bardi che dispone la sospensione delle attività lavorative nei cantieri edili nella fascia oraria compresa tra le 12.30 e le 16.

Lo stop scatta nelle giornate in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ (riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa”) segnali un livello di rischio “alto”.

Prosegue il segretario Casorelli:

“L’ordinanza del presidente Bardi è quanto mai opportuna anche alla luce degli sviluppi, a livello nazionale, relativi alla tematica del disagio bioclimatico dei lavoratori edili, che ha portato ieri, al ministero del Lavoro, alla firma del Protocollo quadro nazionale sulle emergenze climatiche e che ha visto avanzare nei tavoli tecnici da parte della Filca Cisl e dalle altre organizzazioni sindacali la richiesta di “Tutele per i lavoratori nella forma di ammortizzatori sociali che scattano in modo automatico se l’attività deve essere sospesa per il clima.

Ma in modo tale che le ore e i giorni di Cassa integrazione ordinaria con causale per “eventi meteo” (esiste dal 2017, scatta sopra i 35 gradi o anche sotto se la temperatura “percepita” è superiore per via dell’umidità) siano esclusi dal contatore massimo delle 52 settimane di Cig già a disposizione delle aziende“.

Anche in Basilicata la priorità della Filca Cisl resta quella di garantire un lavoro sicuro con l’obiettivo di scongiurare malori ed incidenti nei cantieri.

La qualità del lavoro e la tutela della salute dei lavoratori restano i nostri punti fermi e, mai come in questo momento, così delicato dal punto di vista climatico, è fondamentale mettere in campo tutte quelle misure per salvaguardare i lavoratori da possibili colpi di calore e stress termici.

Sottolinea Casorelli:

“Ecco perché accanto ai provvedimenti relativi agli ammortizzatori sociali, previsti già dalla normativa e alle regole di sicurezza di Inail, Ispettorato Nazionale del Lavoro e Medicina del Lavoro con l’obiettivo di promuovere “le buone pratiche al fine di scongiurare infortuni e malattie professionali, in linea con il protocollo quadro nazionale sulle emergenze climatiche e in attesa degli accordi territoriali che verranno sottoscritti dalle parto sociali, è necessario implementare la materia investendo ulteriormente sulla prevenzione e sulla formazione.

Siamo fermamente convinti che questa è la strada giusta da intraprendere se vogliamo perseguire la sostenibilità ambientale ed economica ma anche tutelare il futuro delle migliaia di lavoratori del settore dell’edilizia e delle costruzioni”.