Al 31 dicembre 2024, l’Italia conta 58.943.464 residenti, con un leggero calo di 27.766 unità rispetto all’anno precedente, pari a -0,5 per mille.
È quanto emerge dal censimento Istat 2024.
La diminuzione non è uniforme sul territorio.
Questa la tendenza demografica regionale in Italia: un calo generale al Sud con la Basilicata che soffre di più (-6,1 per mille), una leggera flessione in Umbria (Centro), mentre il Nord registra aumenti, eccetto Valle d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia, con la Provincia di Bolzano che guida la crescita.
Questo quadro indica uno spaccato demografico contrastante, con il Mezzogiorno in difficoltà e il Settentrione che tiene, evidenziando un’Italia divisa anche demograficamente.
L’indagine evidenzia come la popolazione straniera stia agendo da ammortizzatore rispetto al declino demografico italiano.
Ecco i punti chiave dei dati aggiornati al 31 dicembre 2024:
- Numero totale: Gli stranieri residenti in Italia sono 5.371.251.
- Crescita annua: Si registra un aumento del 2,24% rispetto al 2023.
- Incidenza: La percentuale di stranieri sulla popolazione complessiva è salita al 9,1% (era l’8,9% l’anno precedente).
- Divario Nord-Sud: La presenza straniera contribuisce a mantenere la stabilità demografica nelle regioni del Nord, mentre il Mezzogiorno e le Isole continuano a subire una contrazione più marcata, aggravando il divario tra le diverse aree del Paese.
Per approfondire le statistiche demografiche ufficiali, è possibile consultare il portale ISTAT – Indicatori demografici.

































