Il Ministero del Turismo ha recentemente fornito nuove indicazioni operative per le guide turistiche autorizzate.
Le nuove disposizioni mirano a rendere più chiari i criteri di riconoscimento delle guide turistiche legittimate all’esercizio della professione, nelle more del rilascio definitivo del Tesserino personale di riconoscimento ancora in fase di predisposizione.
In questo contesto, fa sapere quifinanza risulta essenziale conoscere quali documenti devono esibire le guide per dimostrare la propria abilitazione e i propri diritti di accesso, anche per evitare malintesi o disguidi sul territorio.
Proprio per l’importanza crescente della loro attività in Italia – spesso esercitata in contesti di grande afflusso turistico e delicatezza logistica – è stato garantire la regolarità dell’esercizio della professione.
La professione di guida turistica in Italia è regolamentata dalla legge.
Per esercitare regolarmente, è necessario essere abilitati e iscritti all’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche, oppure essere autorizzati all’esercizio temporaneo se provenienti da altri Paesi dell’Unione Europea o da Paesi con cui sono in vigore accordi di reciprocità.
Nella fase attuale, in cui non è stato ancora rilasciato il Tesserino personale fisico, sono state introdotte modalità temporanee di identificazione per consentire il regolare svolgimento dell’attività e facilitare i controlli da parte delle autorità preposte.
A seconda del tipo di abilitazione o autorizzazione, la documentazione da presentare cambia.
Il Ministero del Turismo, con la pubblicazione di una nota, il 6 giugno 2025 ha chiarito due punti fondamentali.
Le guide abilitate e iscritte all’Elenco Nazionale Engt, in possesso quindi dell’abilitazione italiana e regolarmente iscritte all’elenco ufficiale devono essere munite di:
- tesserino digitale con QR Code, scaricabile dalla Piattaforma del Ministero del Turismo, che consente l’identificazione immediata e la verifica tramite scannerizzazione del codice, utile per validare l’abilitazione,
- documento di riconoscimento in corso di validità, che permette di associare il tesserino alla persona fisica che lo esibisce.
Le guide autorizzate temporaneamente provenienti da altri Paesi UE o da Paesi terzi, autorizzate a esercitare – temporaneamente appunto – la professione in Italia, devono esibire
- documento di nulla osta rilasciato dal Ministero del Turismo, protocollato e in corso di validità – che è annuale dal momento del rilascio e certifica il diritto ad operare in Italia per un periodo limitato;
- documento di riconoscimento in corso di validità, per comprovare l’identità del professionista.
Il Ministero ha invitato il personale addetto ai controlli nei musei, nei siti archeologici e in tutti i luoghi della cultura a prestare attenzione e agevolare le verifiche, attenendosi alle nuove indicazioni.
In un periodo di transizione amministrativa come quello attuale, in cui la digitalizzazione delle professioni turistiche è in fase di sviluppo, è essenziale che le autorità locali collaborino nel garantire l’effettivo riconoscimento delle guide regolari, bloccando invece quelle abusive.
In pratica, ciò significa che il personale all’ingresso di musei statali, siti monumentali o luoghi religiosi deve accettare e verificare il tesserino digitale o il nulla osta, senza pretendere ulteriori documenti non previsti dalla normativa.
Un ulteriore punto di rilievo riguarda il diritto delle guide turistiche autorizzate ad accedere gratuitamente ai luoghi della cultura per finalità professionali o di studio e formazione.
In particolare, le guide, munite della corretta documentazione (tesserino digitale o nulla osta + documento di identità), hanno diritto all’ingresso gratuito:
- nei siti dove esercitano l’attività lavorativa con gruppi di turisti;
- nei luoghi della cultura pubblici o religiosi dove accedono per aggiornamento professionale o studio, anche individualmente.
Questo vale indipendentemente dalla proprietà del sito, che sia statale, regionale, comunale o appartenente a istituti religiosi.
È quindi fondamentale che anche gli enti gestori dei siti culturali siano informati e rispettino tale previsione.
L’adozione di queste nuove disposizioni risponde a più esigenze:
- tutelare i professionisti abilitati, che spesso si trovano a dover giustificare il proprio operato di fronte a controlli poco informati o a normative confuse;
- contrastare l’abusivismo, ovvero l’attività svolta da soggetti privi di autorizzazione, che danneggia l’intero settore turistico e crea concorrenza sleale;
- uniformare le procedure, in vista del completamento della piattaforma digitale unica del Ministero del Turismo e del rilascio del Tesserino personale definitivo;
- promuovere la trasparenza e la qualità del servizio turistico, garantendo ai visitatori la presenza di guide preparate e riconosciute ufficialmente.
Le nuove regole per i lavoratori del turismo rappresentano un passo avanti verso un sistema più trasparente, efficiente e professionale.
In un settore in continua crescita, dove l’esperienza del turista è sempre più legata alla qualità del racconto e all’interazione con il territorio, riconoscere e valorizzare le competenze delle guide è fondamentale.
Garantire un accesso ordinato, documentato e controllato nei luoghi della cultura non è solo un dovere normativo, ma un investimento nel valore culturale ed economico del turismo italiano.