Giuseppe Conte in Senato: “La nostra è una battaglia che va da Nord a Sud, che non coinvolge solo le regioni del Nord”

Dopo la diretta da Montecitorio di ieri, inerente all’informativa alla Camera dei Deputati, per il Premier Giuseppe Conte oggi è stata la volta del Senato.

Queste le sue dichiarazioni:

“Nel lavoro per il decreto di marzo abbiamo incontrato i leader dell’opposizioni e nel testo sono state raccolte alcune delle loro indicazioni, e anche ieri alla Camera ho ricevuto ampie aperture al confronto.

Ora c’è un nuovo decreto e possiamo riprodurre questa metodologia di lavoro, anzi darò mandato al ministro D’Inca’ di elaborare un percorso di più intenso confronto.

Il governo è favorevole ad un percorso di condivisione con le forze politiche per le misure di rilancio del Paese.

Dobbiamo riuscire a trasformare quest’emergenza in momento di opportunità per una crescita equa e sostenibile.

Si tratta di una battaglia che in Europa si vince tutti insieme altrimenti a perdere saremo tutti.

Ribadirò questa posizione fra qualche ora, ad una video conferenza a livello di G20 e poi al vertice del Consiglio europeo.

L’Italia è favorevole allo strumento dei Covid-bond, sottolineando di non apprezzare la terminologia ‘coronabond’, preferirei chiamarli European Recovery bond.

In merito alle forniture di mascherine dall’estero ho letto di qualche uscita polemica.

E’ impensabile che la nostra collocazione geopolitica possa essere condizionata da queste forniture.

La diffusione dell’epidemia da coronavirus ha innescato, in Italia e in Europa, una crisi senza precedenti, che sta esponendo il nostro Paese a una prova durissima.

La necessità di contenere il contagio ci sta costringendo a misurarci con nuove abitudini di vita, con un impatto negativo sull’intero sistema produttivo, che coinvolge imprese, famiglie, lavoratori.

Questa è una prova durissima che proviene da fattori esogeni per i quali non possiamo imputarci nulla: questo virus è un nemico invisibile, non conosce confini è come il vento, soffia dove vuole.

La responsabilità massima compete al Governo, senz’altro.

Ne siamo consapevoli.

Ed è per questo che sono qui a riferire delle nostre azioni, nella sede dove operate Voi rappresentanti del popolo.

Ma la responsabilità, non mi stanco di dirlo è di tutti i cittadini, anche di Voi membri del Parlamento, perché mai come in questa condizione di assoluta emergenza, siamo chiamati a conformare tutte le nostre azioni verso il ‘bene comune, al quale siamo chiamati a contribuire attraverso il rispetto delle regole, con pazienza, fiducia, responsabilità.

La nostra è una battaglia che va da Nord a Sud, che non coinvolge solo le regioni del Nord.

Pensiamo a Regioni del Centro come le Marche.

Abbiamo sperimentato – primi in Europa – un percorso normativo volto a contemperare, da una parte, l’esigenza di tutelare al massimo grado il bene primario della salute dei cittadini e, dall’altra, la necessità di assicurare adeguati presidi democratici.

Penso che Conte abbia fatto bene a venire in Parlamento, oggi voglio dare atto al presidente del Consiglio di essere qui in Aula e di essersi aperta una discussione vera chiara”.