EX FENICE DI MELFI: “DOPO IL BLITZ DEL SINDACO NESSUNO HA SAPUTO PIÙ NULLA, VOGLIAMO CHIAREZZA!”. LO HA DICHIARATO…

Pubblichiamo di seguito la nota del consigliere comunale Alfonso Ernesto Navazio (Movimento Noi per Melfi) in seguito al blitz notturno effettuato dal sindaco di Melfi Livio Valvano all’inceneritore ex Fenice.

“Sono passati cinque giorni dal blitz notturno del Sindaco della nostra città che, a seguito di una segnalazione, accompagnato da due funzionari dell’Arpab e dai Carabinieri di Melfi, ha proceduto a riscontrare alcuni “fatti” accaduti presso l’inceneritore ex Fenice che per la loro gravità hanno reso necessaria la segnalazione alle autorità competenti.

Il comunicato diramato prontamente dal Sindaco parla di una generica “anomalia di gestione dell’impianto”, richiama la proprietà a comportamenti più responsabili ed annuncia ulteriori azioni di monitoraggio.

In realtà la nostra città è all’oscuro di quello che realmente è successo, i consiglieri comunali non sono stati notiziati, tutti sono con il fiato sospeso.

Probabilmente il Sindaco eserciterà il suo diritto di comunicare al Consiglio Comunale la vicenda alla prima occasione utile che, però, non dovrebbe essere prima di fine Luglio, quando ci si occuperà della verifica degli equilibri di bilancio, ma allora perché allarmare la popolazione di qualcosa che peraltro ignora, se non ve ne fosse l’urgenza?

Se qualcosa di grave è successo è bene che tutti ne vengano SUBITO a conoscenza!

La questione Fenice in tutta la sua complessità ha bisogno di uno sforzo corale. In questi anni abbiamo assistito a conferenze di servizio appassionate al fine di garantire la correttezza delle operazioni di bonifica dei terreni e delle falde incontaminate che purtroppo non hanno, di fatto, prodotto alcunché.

La politica deve essere parte attiva ma deve essere coinvolta.

Il Sindaco ha il dovere di interessare l’intero Consiglio comunale ricorrendo, qualora si temessero fughe di notizie, alla norma del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale che disciplina i casi nei quali i consiglieri sono tenuti alla riservatezza delle informazioni ottenute.

Rientra tra i normali doveri di un Sindaco, quale autorità sanitaria locale, segnalare alle Autorità competenti eventuali anomalie o fatti che potrebbero ripercuotersi negativamente sulla salute dei suoi concittadini e la salvaguardia del suo territorio, estendere queste segnalazioni alla conoscenza di una intera comunità dovrebbe dare l’idea della gravità, ma farlo così, in maniera criptica dicendo tutto e niente, sa solo di propaganda!

C’e bisogno di chiarezza!”.