Crob Rionero: i dottori Lamorte, Luongo e Pennella hanno conseguito il master in Biobanche di Ricerca organizzato dall’Università degli Studi di Padova. Congratulazioni

Nuove competenze acquisite per la Biobanca dell’Irccs Crob.

I dottori Daniela Lamorte, Margherita Luongo e Giuseppe Pennella hanno conseguito il master RE-BIO in Biobanche di Ricerca organizzato dall’Università degli Studi di Padova.

Si tratta di un titolo accademico di eccellenza che rappresenta il primo percorso universitario in Italia specificamente dedicato al settore delle biobanche di ricerca. Un valore strategico aggiunto per l’Istituto sia nello svolgimento delle attività istituzionali, sia nelle relazioni e collaborazioni con enti e istituti di ricerca esterni.

I tre esperti in biobanca dell’Irccs Crob hanno maturato competenze avanzate in materia di gestione delle biobanche, aspetti etici e normativi, sistemi di qualità, infrastrutture informatiche, sostenibilità organizzativa ed economica, oltre a una solida conoscenza del contesto internazionale di riferimento come il Nodo Nazionale della Infrastruttura di Ricerca Europea delle Biobanche e delle Risorse BioMolecolari di cui il Crob è membro.

“La Biobanca dell’Irccs Crob è l’unica biobanca in regione Basilicata certificata per i servizi di erogazione, raccolta, stoccaggio e rilascio di campioni biologici e delle informazioni cliniche ed epidemiologiche ad essi associati ai fini della ricerca scientifica – spiega il direttore scientifico Irccs Crob Carlo Calabrese che prosegue – In pratica, il materiale biologico stoccato nella Biobanca del Crob è di fondamentale importanza per l’evoluzione scientifica, per testare e sviluppare nuovi farmaci o individuare nuovi potenziali biomarcatori utili per la diagnosi, il trattamento e la cura dei tumori.

Nella Biobanca del Crob sono presenti circa 2000 sieri, 7000 tessuti conservati in cinque tank di azoto liquido a -190°, da due ultracongelatori -80° e da congelatori -20°”.

“L’acquisizione di queste competenze si traduce in un apporto significativo per il nostro Istituto – dice il direttore generale Irccs Crob Massimo De Fino che aggiunge – in particolare attraverso il rafforzamento della capacità interna di strutturare e gestire infrastrutture di biobancaggio, l’elevazione degli standard qualitativi e gestionali in linea con le best practice nazionali ed europee, il supporto a progetti di ricerca istituzionali e collaborativi, con particolare riferimento alla medicina personalizzata e alle terapie innovative e consente inoltre, di valorizzare il ruolo del Crob quale interlocutore qualificato nei rapporti con istituti di ricerca, università e reti scientifiche”.