Crisi idrica in Basilicata: “l’acqua continua a non arrivare, i raccolti si perdono, le aziende chiudono. Noi aspettiamo solo i fatti”

Riceviamo e pubblichiamo una nota Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani:

“Apprendiamo dagli organi di stampa che è stata convocata una conferenza stampa in Regione Basilicata, con la presenza dell’assessore Cicala, per aggiornare sulla questione idrica in agricoltura.

Con il massimo rispetto per le istituzioni, diciamo con chiarezza: oggi la Basilicata non ha bisogno di conferenze stampa, ha bisogno di soluzioni.

Ha bisogno di acqua, di programmazione, di investimenti, di infrastrutture.

Nei campi la situazione è drammatica: l’acqua continua a non arrivare, i raccolti si perdono, le aziende chiudono.

Non servono aggiornamenti mediatici, servono fatti.

I nostri padri e i nostri nonni hanno costruito questa terra con fatica e sacrificio. Oggi tutto si sta distruggendo perché chi governa non ha saputo agire o ha preferito l’attesa alle decisioni.

Vogliamo essere chiari: ascolteremo con attenzione ciò che sarà annunciato nella conferenza stampa, ma il nostro giudizio si baserà solo sui fatti, non sulle parole.

E ci permettiamo di sollevare pubblicamente un dubbio che da anni gli agricoltori si pongono, senza mai ricevere risposta: paghiamo regolarmente la tassa di bonifica, ma il territorio è abbandonato, le infrastrutture idriche sono fatiscenti, le condotte colabrodo.

Chiediamo alle istituzioni e al Consorzio di Bonifica della Basilicata:

Il canone che versiamo è irrisorio? Non è sufficiente a garantire servizi efficienti? Bene, allora si abbia il coraggio di dirlo.

Oppure i fondi vengono gestiti male? Ci sono inefficienze, sprechi, scarsa programmazione? Allora è ora di assumersi la responsabilità.

Non è più accettabile che gli agricoltori paghino tasse per un servizio che non ricevono, mentre la crisi idrica distrugge interi settori produttivi e mette in ginocchio le famiglie.

Chiediamo:

Un piano di azione concreto e immediato;

La dichiarazione dello stato di emergenza;

L’investimento urgente sulle infrastrutture idriche;

La nomina di un commissario straordinario con poteri reali e tempi certi..

La Basilicata non può più vivere di passerelle, di slogan e di proclami. Servono scelte vere, coraggio, serietà.

Lanciamo un appello al Governo nazionale: se la politica regionale non è in grado di affrontare l’emergenza, Roma intervenga. I nostri territori non possono più essere abbandonati.

Chi vive la terra vuole acqua, non chiacchiere.

Non possiamo inoltre tacere le responsabilità di parte delle associazioni di categoria, che troppo spesso si sono trasformate in semplici succursali dei partiti, dimenticando la tutela reale degli agricoltori.

La crisi idrica in Basilicata è solo un sintomo della più ampia questione meridionale: un Sud abbandonato, senza infrastrutture, senza diritti, senza dignità. Una terra che rischia la desertificazione economica e sociale.

Come diceva Giustino Fortunato:

“Il problema del Mezzogiorno non si risolve con l’elemosina, ma con giustizia, infrastrutture e rispetto.”

Noi non chiediamo elemosine. Chiediamo rispetto, investimenti e soluzioni concrete”.