Crisi idrica in Basilicata, dibattito in Consiglio regionale: la situazione

La crisi idrica che ha colpito la Basilicata, iniziata nell’ottobre 2024 e protrattasi fino al 20 gennaio 2025, è stata al centro della seduta odierna del Consiglio regionale, convocata su richiesta delle consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, Araneo e Verri, ai sensi dell’articolo 32 dello Statuto regionale e sottoscritta da tutti i consiglieri dell’opposizione.

Nel corso del suo intervento, il Presidente della Regione, Vito Bardi, ha tracciato un quadro aggiornato dello stato dei principali schemi idrici della Basilicata: Basento-Agri-Camastra, Pollino-Lagonegrese, Marmo-Melandro, Vulture-Melfese, Fascia Ionica, Collina Materana e Matera.

Bardi ha ribadito l’importanza di un approccio preventivo per evitare che le criticità si trasformino in emergenze, sottolineando la necessità di interventi rapidi ed efficaci per contenere i danni nei momenti di crisi e la costruzione di una vera e propria resilienza del sistema idrico regionale, al fine di assicurare continuità, efficienza e risposte puntuali ai fabbisogni del territorio.

A seguire, sono intervenuti gli assessori regionali Cicala, con riferimento alla disponibilità di risorse idriche per il comparto agricolo; Pepe, che ha illustrato i piani di investimento sulle infrastrutture idriche; e Mongiello, che ha approfondito ulteriori aspetti legati alla gestione e distribuzione della risorsa.

Successivamente, il dibattito ha visto la partecipazione dei consiglieri regionali.

Gli esponenti della minoranza (Lacorazza, Verri, Chiorazzo, Araneo, Marrese e Bochicchio) hanno posto l’accento sul valore identitario dell’acqua per la Basilicata, “una risorsa strategica che precede persino il petrolio nella storia regionale”.

Hanno denunciato la mancanza di una visione politica di lungo termine, carente nella programmazione e nella manutenzione delle infrastrutture, una situazione che, secondo i consiglieri si traduce “in una rete idrica fragile, incompleta e inefficiente”.

Critiche sono state espresse anche in merito alla creazione della società “Acque del Sud”, considerata uno “schiaffo alla volontà popolare” per la sua impostazione privatistica e per la quota minima (5%) detenuta dalla Basilicata nel pacchetto di controllo.

I consiglieri hanno anche segnalato la mancata erogazione di ristori a favore degli agricoltori e degli operatori economici danneggiati dalla crisi idrica.

In chiusura, è stata avanzata la proposta di un intervento straordinario del Presidente Bardi per richiedere l’estensione dei poteri speciali e la nomina di un Commissario ad Acta, con l’obiettivo di sbloccare fondi già disponibili e accelerare gli interventi sugli invasi regionali. La minoranza ha, infine, espresso disponibilità a collaborare, a condizione che si attivino azioni concrete e condivise nell’interesse dei cittadini.

Dal lato della maggioranza, i consiglieri Leone, Aliandro, Tataranno, Morea, Galella, Picerno e Napoli hanno evidenziato l’impegno del Governo regionale nel colmare le lacune infrastrutturali e manutentive, attribuendone le origini a gestioni passate di “fasi politiche in cui non governava il centrodestra” e sottolineato gli sforzi fatti, concretizzatisi in un positivo lavoro di squadra.

È stato sottolineato l’obiettivo di unificare le competenze attualmente suddivise tra più enti in un unico soggetto di coordinamento per garantire maggiore efficienza.

Hanno, inoltre, ribadito che un cambio del modello organizzativo sulla governance della risorsa idrica era necessario, in considerazione “dell’inefficienze e del deficit accumulato dall’Eipli, e ciò che va sicuramente fatto è garantire maggior peso alla Basilicata all’interno di Acque del sud”.

E’ stata evidenziata la necessità di attuare interventi di interconnessione degli invasi, attualmente assente, tenendo conto anche dall’influenza determinante della crisi climatica, e di investire nella programmazione e garantire un puntuale monitoraggio dei lavori.

Assunta la responsabilità da parte della maggioranza di promuovere nuovi investimenti e interventi di ristrutturazione degli invasi esistenti oltre ai doverosi sostegni agli agricoltori e agli operatori delle attività produttive.

Al termine del dibattito da parte della maggioranza e dell’opposizione la presentazione di due distinte risoluzioni che verranno illustrate e votate in una prossima seduta consiliare.