Coronavirus, impiego Ospedale di Venosa: “In che modo si pensa di prepararlo alla gestione dell’emergenza?”. Richiesti chiarimenti

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL:

“AL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA

ALL’ASSESSORE ALLA SALUTE DELLA REGIONE BASILICATA

ALLA TASK FORCE REGIONALE EMERGENZA COVID 19

AL DIRETTORE GENERALE ASP BASILICATA

 AL DIRETTORE GENERALE A.O.R. SAN CARLO

AGLI ORGANI DI STAMPA

Le scriventi organizzazioni, in merito all’individuazione del P.O.D. di Venosa come centro per l’emergenza COVID – 19, pur consapevoli del momento che stiamo vivendo, nel ribadire la volontà di contribuire responsabilmente ad arginare il diffondersi della pandemia, esprimono perplessità sul mancato coinvolgimento degli operatori e in particolare sulla richiesta disponibilità di tutto il personale dell’area medica e del comparto a supportare le specifiche attività specialistiche di area infettivologica di competenza dell’A.O.R.

Tale disponibilità non è in discussione, ma necessita di una piena informazione e condivisione del personale, del Responsabile Sanitario di Presidio e della Direzione strategica.

Le scriventi, quindi, evidenziano le seguenti criticità e interrogativi.

– Si chiede se presso il POD di Venosa verrà inviato da altri nosocomi, ad esempio AOR S. C., personale specializzato (anestesisti-rianimatori e malattie infettive) e/o istituita una Unità di terapia intensiva e subintensiva; ciò in considerazione del frequente e repentino peggioramento delle condizioni cliniche, tanto da necessitare di intubazione, dei pazienti affetti da COVID-19.

– Vista la disposizione dei posti letti individuati su quattro piani, ci si interroga su come sarà individuato l’organico medico “di area internistica” e a quante unità si riferisce.

– Il personale del P.O. distrettuale di Venosa è da anni impiegato nella gestione della cronicità e nelle attività ambulatoriali. Quando e in che modo si pensa di prepararlo alla gestione dell’emergenza infettivologica? Occorre una formazione non affrettata e approssimativa da parte del personale medico e del comparto per la gestione in sicurezza dei pazienti e degli stessi operatori sanitari.

– È indispensabile conoscere le modifiche strutturali e logistiche che vengono messe in atto (da alcuni giorni vediamo tecnici fare sopralluoghi in tutto l’Ospedale ed anche nei Reparti di degenza) e che dovranno necessariamente tener conto delle indicazioni e dei i criteri previsti per un Ospedale vocato alle malattie infettive, in modo da tutelare i degenti, il personale e la stessa cittadinanza di Venosa.

– È imprescindibile condividere protocolli operativi diagnostico – terapeutici.

È inutile sottolineare che servono con estrema urgenza i D.P.I. completi per salvaguardare l’incolumità dei pazienti e degli operatori sanitari.

Le scriventi chiedono chiarezza e condivisione dei percorsi attivati e restano in attesa di un sollecito riscontro”.