Coronavirus, Conte: “Se il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai cittadini. Rischio calcolato di nuovi focolai, ma non potevamo fermarci in attesa del vaccino”

Diretta del Presidente Giuseppe Conte da Montecitorio per l’informativa alla Camera dei Deputati.

Queste le sue parole:

“Se il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai cittadini che hanno modificato i loro stili di vita.

Ora, si tratta di riavviare il motore economico e produttivo dopo aver superato la fase più acuta dell’emergenza ma la sfida è ancora più difficile.

Ritengo possibile, anzi doveroso, compiere una scelta coraggiosamente indirizzata verso un rapido ritorno alla normalità.

Siamo nella condizione di affrontare la fase 2 con fiducia e responsabilità.

Il piano di monitoraggio ci consente di disporre un quadro dettagliato della curva epidemiologica che ci permetterà di intervenire con misure restrittive se in alcuni luoghi specifici ci saranno nuovi focolai, il rischio è calcolato, dobbiamo accettarlo, non possiamo fermarci in attesa del vaccino.

Allungare le restrizioni avrebbe compromesso in modo irrimediabile il tessuto produttivo e sociale e in un ordinamento liberale e democratico la permanenza di misure così severe oltre il tempo necessario a invertire la curva del contagio sarebbe irragionevole e incompatibile con la Carta.

In questa fase più che mai resta fondamentale il rispetto delle distanze di sicurezza e ove necessario l’uso delle mascherine.

Non è il tempo dei party, delle movide e degli assembramenti.

Non confidiamo solo nell’autodisciplina dei singoli, abbiamo definito un articolato sistema di controllo degli andamenti epidemiologici.

Stiamo potenziando i controlli tramite i test molecolari e sierologici.

L’Italia è primo posto per numero di tamponi per abitanti.

Il 25 maggio inizieranno, invece, i test sierologici gratuiti per 150mila cittadini per esclusiva finalità di ricerca scientifica.

Per farli occorrerà uno sforzo che si basa sul lavoro di volontari sul territorio e ci sarà una struttura nazionale di coordinamento.

Il Contact tracing è il secondo pilastro per il controllo epidemiologico nella fase 2 e il governo ha introdotto una disciplina per realizzare la app Immuni nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza nazionale.

Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione su questa nuova applicazione, i dati verranno usati solo per la tracciabilità del virus.

Siamo consapevoli che la riapertura non è sufficiente a riattivare il motore dell’economia e davanti allo choc serve un’azione costante, efficace dello Stato.

Con il decreto Rilancio abbiamo messo le basi per la ripartenza.

Il sistema bancario può e deve fare di più per erogare i prestiti”.