Conto corrente per tutti, ok definitivo alla Camera: ecco cosa cambia

Conto corrente per tutti: le banche saranno obbligate a stipulare dei contratti per il deposito di denaro “con chiunque lo richieda”.

Si tratta di una novità contenuta in una proposta di legge approvata all’unanimità dall’aula della Camera.

Il testo passa ora all’esame del Senato per ricevere l’ok definitivo e diventare legge a tutti gli effetti.

Mercoledì 23 luglio, fa sapere today, l’assemblea di Montecitorio ha approvato con 254 voti favorevoli il provvedimento che introduce una novità rilevante per gli istituti di credito.

Il testo infatti prevede che “fermo restando l’obbligo di osservare le disposizioni nazionali ed europee in materia di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, la banca non può in alcun caso esimersi dalla stipula di un contratto di conto corrente con chiunque lo richieda”.

L’istituto di credito dovrà comunicare “l’eventuale diniego di stipula, derivante dall’osservanza delle norme antiriciclaggio ed antiterrorismo, motivandolo per iscritto”, entro dieci giorni dalla richiesta di apertura del conto corrente.

Inoltre “salvo i casi di contrasto con la normativa anti-riciclaggio e anti-terrorismo” la banca non potrà recedere “dal contratto di conto corrente a tempo determinato o indeterminato quando i saldi siano in attivo”.

Immediato il commento del segretario della Lega e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini:

“Il via libera della Camera alla pdl è una vittoria della Lega. Si tratta di una nostra battaglia storica a difesa di tutti i cittadini in difficoltà”.

Anche Fratelli d’Italia sottolinea l’importanza dell’ok al provvedimento.

“Con l’approvazione all’unanimità della proposta di legge sui conti correnti colmiamo un vuoto normativo esistente da anni e compiamo un decisivo passo avanti verso il consolidamento del principio di inclusione finanziaria”, ha affermato il deputato Saverio Congedo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Finanze.

Reazioni positive sono arrivate anche dalle opposizioni.

Secondo l’esponente del Partito democratico Toni Ricciardi si restituisce “il rapporto di fiducia tra Stato e cittadini che non dovranno più dimostrare di essere ‘più puri tra i puri’ per avere un diritto”.

Per il deputato di Azione Giulio Sottanelli “attraverso la presenza di un codice Iban si favorisce il lavoro regolare e, di conseguenza, si combatte l’evasione. Le banche, come le compagnie di assicurazione, svolgeranno quindi un ‘servizio pubblico’, favorendo l’inclusione dei cittadini e salvaguardando la dignità delle persone”.