Centro migranti a Palazzo San Gervasio: ecco le azioni messe in campo contro caporalato e alloggi abusivi!

Presieduto dal Prefetto Annunziato Vardè si è riunito in data 13 Settembre scorso, nel Palazzo del Governo di Potenza, il Tavolo di coordinamento provinciale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

All’incontro hanno partecipato il Capo di Gabinetto del Dipartimento di Presidenza della Regione Basilicata, Busciolano, il Sindaco di Venosa, Iovanni, i rappresentanti delle Forze di Polizia territoriali, il Direttore Regionale dell’I.N.P.S., Bafundi, il rappresentante dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza, Romaniello, il Presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità, Perretti, la Consigliera Regionale di Parità, Pipponzi, il Direttore Sanitario dell’ASP D’Angola e la rappresentante del Distretto di Venosa, Piarulli, il componente del Tavolo Nazionale Anticaporalato del Ministero del Lavoro, Simonetti, i segretari generali della FLAI-CGIL Basilicata, Esposito e della FAI-CISL Basilicata, Romano, la responsabile della A.T.I. aggiudicataria del servizio di gestione del Centro di Palazzo San Gervasio (PZ), Sassano, gli esponenti delle associazioni datoriali di categoria e del volontariato sociale.

L’odierna riunione è stata convocata al fine di monitorare lo stato di attuazione delle iniziative di accoglienza dei lavoratori stranieri all’interno del Centro di Accoglienza per i Migranti stagionali – CAMS – di Palazzo San Gervasio (PZ), che è stato aperto dalla Regione Basilicata lo scorso 23 Agosto, nonché di assistenza socio-sanitaria e per verificare l’eventuale presenza di insediamenti abusivi nell’area dell’Alto Bradano della provincia.

Il Centro, entro pochi giorni dall’apertura, ha registrato una affluenza tale, anche considerata la capienza ridotta a circa 220 posti letto – per motivi legati alla prevenzione della diffusione della malattia da Covid-19, che si è reso necessario ricorrere all’uso di tende per garantire l’ospitalità a tutti i richiedenti in possesso dei requisiti previsti per accedervi.

Il Prefetto ha riferito, in merito alle attività di specifica competenza della sede prefettizia, previste nell’ambito del Progetto PASIM finanziato a valere sui Fondi FAMI, che è stato avviato nelle ultime settimane il servizio di trasporto dei migranti, aggiuntivo rispetto a quello garantito dalla Regione Basilicata, di accompagnamento degli stessi presso il Punto Salute attivato dall’ASP nel Comune di Palazzo San Gervasio (PZ), nonché di animazione e informazione, finalizzato all’integrazione.

Il Capo di Gabinetto della Regione Basilicata ha rappresentato che, seppure con qualche ritardo, rispetto ai tempi inizialmente previsti, l’apertura del Centro di Accoglienza per i Migranti Stagionali ha fatto anche registrare un considerevole numero di assunzioni regolari effettuate dai datori di lavoro all’interno del front office dell’ARLAB.

In merito alle attività di assistenza sanitaria, il Dott. D’Angola, nel confermare l’apertura, come previsto, del Punto Salute ha assicurato che le operazioni di vaccinazione degli ospiti del Centro sono in via di ultimazione, grazie anche al team dell’Esercito Italiano e che sono stati predisposti gli interventi necessari in caso di accertamento di eventuali positività al Covid-19.

In relazione alla paventata presenza del fenomeno del caporalato all’esterno del CAMS di Palazzo San Gervasio (PZ) è stata confermata l’intensificazione dell’attività di vigilanza e controllo del territorio realizzata dalla TASK-Force appositamente istituita dalla Prefettura con le Forze dell’Ordine e l’Ispettorato territoriale del Lavoro di Potenza, anche per l’applicazione delle relative sanzioni in caso di accertamento di violazioni.

Con riferimento ad alcuni insediamenti abusivi nell’area dell’Alto Bradano, considerata anche la difficoltà di garantire l’accoglienza a tutti coloro che si rivolgono alla citata struttura, è stata chiesta la massima collaborazione dei presenti per la ricerca di soluzioni alternative finalizzate ad assicurare una adeguata sistemazione dei migranti.