Basilicata, Telemedicina: “Nonostante gli oltre 20 milioni di euro investiti la nostra regione rimane fanalino di coda”. La denuncia

“È inaccettabile che, nonostante i milioni di euro investiti, in Basilicata non esista ancora un sistema di telemedicina efficiente e realmente accessibile.

La Giunta regionale ha il dovere di rendere conto ai cittadini e al Consiglio sull’utilizzo di questi fondi”.

È quanto afferma il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, annunciando che in data odierna è stata depositata un’interrogazione urgente, a firma sua e del Presidente del Gruppo Consiliare di Basilicata Casa Comune, Gianni Vizziello, per fare piena luce sullo stato di attuazione dei progetti di digitalizzazione sanitaria e telemedicina nella regione.

Sottolinea Chiorazzo:

“Dal 2020 sono stati programmati, e in parte spesi, oltre 23 milioni di euro di investimenti per servizi di telemedicina, 12 milioni per il Fascicolo Sanitario Elettronico e 4 milioni per il Fascicolo Sociale ma i lucani non possono ancora usufruire in maniera massiva di prestazioni mediche a distanza e la Basilicata è tra le ultime regioni italiane per attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, con appena il 2% di adesioni contro una media nazionale del 20%”.

Nell’ interrogazione si chiede alla giunta regionale di fornire dati precisi su quanti teleconsulti, televisite e altri servizi siano stati realmente erogati, su quanti pazienti siano monitorati digitalmente, su quali aziende sanitarie utilizzino la piattaforma regionale, sull’effettiva operatività del Fascicolo Sanitario Elettronico e sulla presenza di un sistema di controllo e valutazione dell’efficacia di questi investimenti.

In particolare, si chiede anche se siano stati attivati controlli per evitare sovrapposizioni, duplicazioni o sprechi tra le diverse linee di finanziamento e progettualità nel campo della sanità digitale, e se la Giunta non ritenga doveroso trasmettere al Consiglio Regionale una relazione dettagliata su tutti i fondi stanziati, le gare espletate, i contratti sottoscritti, gli operatori coinvolti e i risultati concretamente raggiunti dal 2020 ad oggi.

È doveroso che il Consiglio Regionale venga messo nelle condizioni di valutare se e come siano stati spesi fondi PNRR, FSC e regionali.

Chiediamo una relazione dettagliata, basta sprechi, basta annunci.

È ora di garantire ai cittadini servizi sanitari moderni, funzionanti e trasparenti”.