Basilicata: su una neonata di soli due mesi intervento delicato e complesso mai eseguito prima! Auguri alla piccola guerriera

“Nelle sale operatorie dell’ospedale San Carlo di Potenza è stato realizzato un intervento di alta complessità chirurgica neonatale, mai eseguito prima”.

Lo annuncia con soddisfazione il direttore generale dell’Aor, Giuseppe Spera, che, nel congratularsi con la equipe chirurgica, afferma che:

“l’intervento è stato di una eccezionale difficoltà in quanto si è operato su una complessa malformazione intestinale, in particolare del retto-ano, che interessava anche gli organi genitali, in una lattante di due mesi di vita, nata a Matera”.

Afferma il responsabile della Chirurgia pediatrica di Potenza, Paolo Caiazzo:

“Dopo un primo intervento eseguito in urgenza alla nascita- per facilitare ed assicurare i primari atti fisiologici, è stato eseguito il secondo step, consistente nella ricostruzione della continuità dell’ultimo tratto del colon e nella sua separazione dagli organi genitali interni”.

Dichiara il direttore generale Spera:

“L’intervento  consolida la partnership con l’Azienda S. Orsola Malpighi di Bologna e, in particolare, con il prof. Mario Lima, tra i massimi esponenti europei della specialità, presente al tavolo operatorio e con il dott. Adrian Bianchi, chirurgo pediatra di fama mondiale, collegato in teleconferenza dall’Inghilterra.

La piccola paziente è attualmente ricoverata, conducendo un regolare decorso post-operatorio, presso la Terapia intensiva neonatale di Potenza. Ai medici e a tutti gli operatori che hanno reso possibile questo intervento chirurgico va il ringraziamento di questa direzione per l’importante risultato raggiunto che suggella la maturità acquisita da una equipe multispecialistica medica ed infermieristica oramai affiatata e ben coordinata per la cura delle patologie chirurgiche pediatriche e che rappresenta, come dimostrato anche da questo evento, un punto di riferimento indiscutibile per garantire ai bambini lucani il meglio delle prestazioni sanitarie possibili, evitando la migrazione, spesso, verso regioni lontane.

Ai familiari della piccola paziente va il mio personale augurio di una pronta e completa guarigione e quello dei medici che l’hanno presa in cura e giunga loro, inoltre, un messaggio di profonda gratitudine per aver creduto fino in fondo nella nostra Azienda e nelle capacità professionali dei medici che, nell’occasione, la hanno rappresentata”.