“Nell’ambito delle normative vigenti e nel rispetto delle competenze tra Stato e Regioni, e anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale che si è espressa in merito alla scelta adottata dalla Regione Puglia, questa mattina abbiamo depositato una proposta di legge per la ‘Tutela della retribuzione minima salariale nel contratto della Regione Basilicata’“.
Lo dichiarano i consiglieri regionali di opposizione Alessia Araneo, Antonio Bochicchio, Angelo Chiorazzo, Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza, Piero Marrese, Viviana Verri e Giovanni Vizziello.
Proseguono i consiglieri di opposizione:
“Riteniamo sia un passaggio fondamentale che, senza ledere la concorrenza nell’ambito del Codice degli Appalti e nel rispetto delle indicazioni dell’ANAC, vedrebbe tutto il Consiglio regionale impegnato a definire il contrasto al dumping contrattuale e a disincentivare il lavoro povero, tanto per evitare che la concorrenza sia fondata su retribuzioni più basse quanto per tutelare il lavoro e la qualità dell’offerta.
Nella convinzione che questa sia la strada da percorrere con determinazione e a tutti i livelli, abbiamo depositato la succitata proposta di legge anche alle Camere, così come previsto dall’articolo 21 della nostra Costituzione.
Siamo impegnati anche per dare il nostro contributo a rafforzare tutti gli strumenti e le politiche possibili per mettere in sicurezza il lavoro, per ridurre il rischio delle morti e degli infortuni proprio sul posto di lavoro.
Tutto ciò può essere possibile anche in virtù della scelta compiuta ieri dal Consiglio regionale di istituire il Centro di monitoraggio degli appalti pubblici della Regione Basilicata”.

































