La Basilicata è una regione all’avanguardia sui temi della sostenibilità e della transizione energetica: lo certifica il Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025” dell’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), presentato oggi a Roma.
L’assessore regionale all’Ambiente e alla Transizione energetica, Laura Mongiello, accoglie con soddisfazione i dati che posizionano il territorio lucano in una traiettoria positiva su obiettivi cruciali dell’Agenda 2030, in particolare quelli legati alla sua delega.
Sottolinea Mongiello:
“I numeri del Rapporto ASviS sono un’iniezione di fiducia che premia il lavoro svolto in questi anni.
Siamo in forte miglioramento sul Goal 12 ‘Consumo e Produzione Responsabili’ grazie a una raccolta differenziata dei rifiuti urbani che schizza in avanti di oltre 51 punti percentuali dal 2010 al 2023.
Questo è il risultato di politiche mirate e di una cittadinanza sempre più consapevole”.
I dati evidenziano anche un solido progresso sul fronte ‘Energia Pulita e Accessibile’ (Goal 7): la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale è aumentata di quasi 13 punti percentuali (tra il 2012 e il 2022), un segnale chiaro dell’impegno regionale verso la decarbonizzazione.
Aggiunge Mongiello:
“La Basilicata sta concretizzando la sua vocazione di hub energetico sostenibile.
Siamo sulla strada giusta, tanto che il Rapporto conferma come l’Obiettivo quantitativo sull’energia rinnovabile sia raggiungibile entro il 2030.
Un risultato non scontato che ci spinge a fare di più sull’efficienza energetica per bilanciare l’aumento dei consumi finali”.
Ottimi i risultati anche su Istruzione di Qualità (Goal 4), con un aumento significativo dei laureati Stem (+8,2 ogni 1.000 residenti), e sul Lavoro e Crescita Economica (Goal 8), dove spicca la diminuzione del tasso di infortuni sul lavoro (-30,3%) e la forte contrazione dei Neet (-9,0 punti percentuali).
Conclude Mongiello:
“La Basilicata ha dimostrato di poter raggiungere traguardi ambiziosi: secondo il Rapporto, il 28% dei nostri obiettivi quantitativi è a portata di mano o è stato già colto in pieno. Certo, non mancano criticità.
Ed è su queste che dobbiamo lavorare, a cominciare dalla tutela del suolo e dalla lotta al dissesto idrogeologico”.

































