Basilicata: “questi precari lucani si sono licenziati per l’impossibilità di continuare a lavorare tra mille difficoltà”! La denuncia

“Da quanto apprendiamo dalla stampa e dal grido di allarme lanciato dai sindacati, c’è una situazione di crisi di organico e di stabilizzazione dei giovani dipendenti di Poste italiane che non è più tollerabile.

A due settimane dal mio primo appello alla Giunta regionale per un impegno diretto torno a sollevare la questione visto che, nel frattempo, alcuni precari lucani di Poste si sono licenziati per l’impossibilità di continuare a lavorare tra mille difficoltà”.

Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che spiega:

“Così come più volte segnalato dal segretario provinciale di Potenza della Failp Cisal, Luigi Vitale, si è raggiunto il limite in molte sedi di Poste italiane sul territorio.

I problemi hanno diversa natura e vanno dalla mancanza di direttori e dipendenti allo stremo per le numerose operazioni da svolgere fino all’utilizzo sistematico da parte di Poste di contratti a tempo determinato che non trovano la giusta soluzione a una successiva stabilizzazione.

Sarebbe necessaria la stabilizzazione di tutti gli ex contratti a tempo determinato con ulteriori assunzioni per porre fine, dopo una seria e oggettiva mappatura, alla carenza di organico nei centri di meccanizzazione postale, nei centri di recapito e agli sportelli.

Si rende indispensabile l’adeguamento del personale, tenendo conto delle reali esigenze dei cittadini, il potenziamento degli uffici nei piccoli paesi e l’installazione degli sportelli automatizzati in tutti i comuni con il ripristino del turnover al 100 per cento.

In ogni caso va ristabilito l’adeguato carico lavorativo mettendo uno stop all’eccessiva precarizzazione di giovani lucani.

Per tutti questi motivi torno a chiedere al presidente della Regione, Vito Bardi ed alla sua Giunta, di mettere in campo tutte le azioni utili al fine di porre la questione in maniera urgente con i vertici nazionali di Poste italiane”.