Basilicata: mancano all’appello oltre 60 milioni di metri cubi di acqua. Le opere emergenziali messe in campo e quelle a più lungo raggio

In un tempo segnato da siccità sempre più frequenti e risorse idriche in costante diminuzione, la Regione Basilicata è impegnata costantemente a fronteggiare la crisi.

Con lucidità, coraggio e spirito di collaborazione interregionale, il governo lucano ha affrontato mesi complessi con decisioni difficili ma necessarie, per tutelare uno dei suoi beni più preziosi: l’agricoltura.

È da qui che parte l’intervento dell’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Carmine Cicala, che oggi – in una conferenza stampa al Dipartimento Agricoltura – ha tracciato il bilancio delle azioni messe in campo per la gestione delle risorse idriche e per garantire la tenuta del comparto agricolo lucano, cuore economico e sociale del territorio.

Cicala che ha illustrato in maniera chiara e diretta le strategie adottate e i risultati raggiunti in un momento di forte criticità per il territorio.

Ha detto l’assessore:

“Siamo qui oggi in un momento cruciale per il nostro territorio, per fare il punto sulla situazione idrica e sulle scelte che abbiamo compiuto per tutelare l’agricoltura lucana.

Un settore che non rappresenta solo un pilastro dell’economia regionale, ma un vero e proprio presidio sociale per tutta la Basilicata”.

Una situazione critica, affrontata con lucidità.

Ha spiegato Cicala:

“La condizione degli invasi resta molto delicata: rispetto al 2024, mancano all’appello oltre 60 milioni di metri cubi di acqua.

A marzo di quest’anno la situazione era ancora più preoccupante.

In quel contesto, abbiamo preso una decisione difficile ma necessaria: posticipare la definizione delle assegnazioni idriche, sia con la Regione Puglia sia tra uso irriguo e potabile.

Abbiamo atteso con prudenza l’evoluzione delle condizioni meteo, e col senno di poi possiamo dire che il tempo ci ha dato ragione”.

Risultati concreti grazie al dialogo interregionale – Dopo una lunga trattativa con la Regione Puglia e con il supporto dell’Autorità di Bacino, la Basilicata è riuscita a garantire:

– Oltre 50 milioni di metri cubi sullo schema del Sinni (per il periodo giugno-dicembre);

– Oltre 30 milioni di metri cubi sul Pertusillo;

– Più di 6 milioni di metri cubi sullo schema Ofanto, tramite l’invaso di Conza.

Ha sottolineato l’assessore:

“Questi volumi ci permettono di coprire le colture concordate e autorizzate dal Consorzio di Bonifica.

È un risultato che protegge la stabilità del settore agricolo in un momento di grande incertezza”.

Interventi emergenziali e investimenti strutturali – “Un ruolo fondamentale – ha aggiunto – lo hanno avuto anche le opere emergenziali di presa, che sommate alle risorse degli invasi ci consentono di raggiungere il fabbisogno minimo.

Ma non ci siamo fermati all’emergenza: stiamo portando avanti con forza un piano di interventi strutturali e strategici”.

Tra i progetti più rilevanti:

– La Galleria di San Giuliano, prossima all’entrata in funzione;

– Il rifacimento del coronamento della diga di Monte Cotugno, con conclusione prevista entro gennaio 2026;

– L’invaso del Rendina, tra le priorità infrastrutturali della Regione;

– Un coordinamento interregionale costante per semplificare la burocrazia, accelerare gli iter e dare vita a infrastrutture vitali per il futuro del Mezzogiorno.

Guardando al futuro – “Ora – ha concluso l’assessore – il nostro impegno prosegue: stiamo lavorando per reperire ulteriori volumi idrici, garantire la continuità del servizio irriguo e valutare l’apertura a nuove prenotazioni. Continueremo a difendere con determinazione gli interessi della Basilicata, in uno spirito di collaborazione istituzionale, con azioni concrete e lungimiranti”.