“Mi sento di poter rassicurare l’ANCE Basilicata, che mi ha sollecitato sulla questione del taglio ai fondi 2025/2027 destinati alla manutenzione delle strade provinciali, sulla disponibilità del Governo al dialogo con le parti per una ottimale allocazione delle risorse.
È naturale, viste le notizie fuorvianti circolate in questi giorni, la preoccupazione di cittadini e operatori del settore.
Tuttavia è bene chiarire che i ‘tagli’ paventati riguardano solo uno dei piani di riparto per la manutenzione delle strade provinciali e delle Città metropolitane, quello contenuto nel decreto ministeriale 101 del 26 Aprile 2022.
Restano in corso di erogazione tutti gli altri Piani, ovvero il 394/2021 e i nn. 101, 125 e 141 del 2022.
Dall’altro lato, però, è anche doveroso sottolineare che il nuovo metodo di finanziamento, connesso ad una gestione efficiente ed efficace delle risorse, è vincolato all’effettiva rendicontazione delle opere manutentive realizzate.
E questa non è una novità se si considera che proprio l’articolo 6 del Decreto del 26 Aprile 2022 prevede la decadenza dal finanziamento non speso se non si certifica l’avvenuta realizzazione degli interventi entro il 31 Dicembre successivo all’anno di riferimento.
Tale metodo è stato approvato anche con intesa della Conferenza Stato-Regioni.
Purtroppo la realtà è che, normalmente, molti di questi fondi stanziati dallo Stato restano inutilizzati.
Ad esempio, sul decreto N. 141 del 2022, che quota 500 Milioni di euro, per il periodo 2022-2025, sono pervenute richieste per soli 144 Milioni di euro, pari al 28% del fondo.
E se si guardano i dati, gli Enti del Sud sono quelli che spendono meno.
Se, quindi, da un lato, sarà necessario rivedere le rimodulazioni del riparo già effettuate e su questo c’è la massima disponibilità ed apertura, dall’altro è bene che anche gli enti territoriali, Province in testa, inizino ad accelerare la spesa.
Del resto i cittadini non possono aspettare anni per vedere sistemata una strada”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa.