Basilicata, il futuro nell’agrifotovoltaico: “un traguardo ambizioso a cui la Regione darà il proprio contributo”. I dettagli

“Il decreto di recente approvazione in attuazione del Dlgs 199/21 reca criteri e modalità per incentivare la realizzazione entro il 30 giugno 2026 di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal PNRR per una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno a livello nazionale.

Si tratta di un traguardo ambizioso a cui la Regione Basilicata darà il proprio contributo.

L’assessorato e la Direzione Ambiente, Territorio ed Energia, alla luce del D.M stanno ponendo in essere gli strumenti normativi necessari per la realizzazione degli impianti anche alla luce dell’aggiornamento del Piano energetico regionale”.

Lo ha dichiarato Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata, nel suo intervento conclusivo dei lavori del convegno “AGRIFOTOVOLTAICO – CONIUGARE CIBO & ENERGIA”, che si è svolto questa mattina nell’Aula Sostenibilità del Campus Universitario Unibas di Macchia Romana.

Ha detto ancora Latronico:

Gli impianti agrivoltaici sono sistemi di produzione di energia rinnovabile in combinazione con la produzione di risorse alimentari di origine vegetale.

Rappresentano quindi una simbiosi di due fonti di produzione (energetica ed alimentare) che utilizzano lo stesso spazio fisico di terreno superando la tradizionale divisione tra diverse produzioni.

Questi nuovi sistemi di produzione, pertanto, rispondono ad esigenze importanti poiché supportano il processo di transizione energetica con la produzione di energia pulita abbattendo la concentrazione di gas climalteranti; non comportano riduzione di SAU (Superficie Agricola Utilizzabile).

Il PNRR ha investito ingenti risorse finanziarie per la realizzazione degli impianti agrivoltaici e rappresenta una sfida per tutte le regioni, Basilicata compresa, a saper attrarre investimenti sui territori”.