Basilicata ancora in Rai con il film dedicato alla lucana Mariele Ventre! Creatrice e direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano…

Domenica 3 Novembre, su Rai 1, è andato in onda il film “I ragazzi dello Zecchino d’oro“, il racconto della storica manifestazione canora che ha tenuti incollati alla Tv 228mila telespettatori.

Come molti ricorderanno, i genitori di Mariele Ventre, creatrice e direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano, erano lucani: Livio e Maria Ventre, di Marsico Nuovo e Sasso di Castalda.

Questo il ricordo della sorella, Maria Antonietta, riportato da Fanpage:

“Era buona con tutti.

Aveva due passioni: la musica e i bambini.

In famiglia eravamo tutti d’accordo che Mariele dovesse fare la concertista.

Padre Berardo le chiese di regalare all’Antoniano un po’ del suo tempo per via dello Zecchino d’Oro, seppe insistere e lei disse: ‘Va bene, per questa volta…’.

Poi, però, si convinse che quella era la sua strada.

Non la fermò più nessuno, rinunciò alla carriera di concertista.

Nessuno, allora, pensava al successo che lo Zecchino poi ha avuto.

È stato un miracolo, un premio dopo tanta fatica e dopo tanto coraggio”.

“Una storia di tutti”, come ricorda la Rai, che vede alla regia Ambrogio Lo Giudice: anche lui, da piccolo, fu uno di quei “ragazzi”.

Questo il cast:

“Matilda De Angelis interpreta Mariele Ventre, l’indimenticata maestra di musica che darà vita ad una formazione stabile, una vera scuola di canto e di vita, il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna che oggi porta il suo nome.

Simone Gandolfo veste i “magici” e azzurri panni indossati fin dalla prima edizione da Cino Tortorella, l’ideatore della manifestazione canora che diventerà l’emblema dello Zecchino d’Oro, il Mago Zurlì.

Ruben Santiago Vecchi, infine, è il protagonista del tv movie.

Quel piccolo Mimmo che, scelto insieme ad altri bambini di ogni provenienza e classe sociale per partecipare alla prima edizione dello Zecchino, imparerà a conoscere la musica e a cantare con loro brani che resteranno per sempre nella memoria collettiva”.

L’avete vista?