Riceviamo e pubblichiamo una nota del Sindaco di Barile, Antonio Murano:
“A Gaza dallo scorso agosto sono sistematici gli attacchi che stanno massacrando la popolazione palestinese, si registra con profondo rammarico una crisi umanitaria gravissima e chi non è direttamente colpito dalla violenza delle armi, soffre per la mancanza di cibo, di acqua, di medicinali, di un riparo.
Nella Striscia assistiamo ad una crisi alimentare, idrica e sanitaria che uccide tanto quanto le bombe.
la tregua in corso a Gaza è stata drammaticamente interrotta, senza preavviso, il 18 marzo 2025, quando il Governo Netanyahu ha ricominciato nottetempo a bombardare la striscia provocando finora oltre 400 morti civili di cui oltre 130 bambine e bambini;
Noi, come cittadini italiani e rappresentanti dell’Istituzione locale, da questo Consiglio comunale, ci sentiamo coinvolti in questa crisi perché la nostra storia, la nostra coscienza, la nostra Costituzione ci impongono di agire con chiarezza.
Ce lo chiede l’articolo 11 della nostra Costituzione che sancisce il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Ce lo chiede la festa della Repubblica che abbiamo celebrato lo scorso 2 giugno, così come ce lo chiede la festa del 25 Aprile che celebriamo ogni anno per non dimenticare che solo la fine delle guerre, delle violazioni dei diritti umani permette libertà, pace e democrazia.
Riteniamo dunque che vi sia l’assoluta urgenza di riconoscere politicamente e formalmente l’esistenza dello Stato di Palestina e sosteniamo l’impegno delle tante realtà quotidianamente impegnate a promuovere politiche di pace, solidarietà e dialogo tra i popoli.
Attraverso questo OdG vogliamo esprimere la nostra ferma condanna alle violenze che colpiscono il popolo palestinese e chiediamo:
- che vi sia una soluzione pacifica al conflitto, riconoscendo alla Palestina uno Stato sovrano e che venga riconosciuto a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa;
- che si lavori affinché altrettanto venga fatto anche presso il Parlamento Europeo;
- che si agisca in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità;
- che si impieghino tutti gli strumenti politici, diplomatici e di diritto internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione dei Territori Occupati
A seguito dell’approvazione dell’Ordine del Giorno il presente atto viene diffusione alla cittadinanza e alle associazioni e viene trasmesso:
- alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministri competenti e alle Camere del Parlamento, affinché l’Italia riconosca lo Stato di Palestina nelle sedi competenti e si faccia promotrice di analogo processo di riconoscimento presso l’unione Europea mediante ratifica da parte degli organi competenti;
- al Presidente della Repubblica Italiana;
- ai Gruppi Parlamentari del Parlamento Europeo;
- al Presidente della Regione Basilicata;
- al Presidente e ai Gruppi del Consiglio Regionale della Basilicata;
- alle Sindache, ai Sindaci e alle/ai Presidenti dei Consigli comunali dei Comuni circostanti”.