Atella sbarca al ‘Fabrica di Treviso’, un tempio dell’arte contemporanea che ospita giovani artisti talentuosi provenienti da tutto il mondo. I dettagli

Le opere realizzate nel novembre scorso durante la Residenza ArtHouse tenutasi nello spazio Sunset, dall’artista Anna Maconi, lombarda, classe 1996, artista visiva e ricercatrice, approdano al Fabrica di Treviso, un tempio dell’arte contemporanea che ospita giovani artisti talentuosi provenienti da tutto il mondo.

All’interno del centro di ricerca per la comunicazione moderna, fondato nel 1994 dalla visione di Luciano Benetton e Oliviero Toscani, poi restaurato ed ampliato dall’architetto giapponese Tadao Ando, architetti, musicisti, storici, designer, artisti, interaction designer, art director, filosofi e sociologi facilitano la contaminazione tra saperi e punti di vista diversi attraverso workshop, conferenze e momenti di formazione.

Con la mostra realizzata al Fabrica, dal titolo “Un desiderio a testa”, Maconi, che privilegia la narrazione ed esplora tracce di vita attraverso un’ironia gentile, immortala un paesaggio interrotto e immobile, dove si avverte contemporaneamente un senso di presenza e assenza.

Le opere sono state realizzate con la collaborazione attiva dei cittadini di Atella che, in occasione della giornata conclusiva della Residenza Artistica, hanno disegnato, sulle foto dell’artista lombarda, cosa avrebbero desiderato fosse realizzato nel loro borgo, in quello specifico luogo immortalato dall’artista.

I luoghi raccontati e descritti diventano, così, soluzioni al fenomeno dello spopolamento e si aprono a letture diverse, favorendo la proiezione dei desideri e dei paesaggi interiori.

Scenari impossibili nella realtà, eppure veri per ognuno, in innumerevoli modi e possibilità.

Strutture di cemento armato mai completate diventano trampolini di improbabili piscine, così come l’atrio dell’ex convento benedettino diventa lo spazio per un cineteatro, nel cuore del borgo angioino.

La giovane artista vanta un curriculum di tutto rispetto: laureata alla Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, durante il Bachelor ha ricevuto due borse di studio per frequentare i dipartimenti di fotografia alla FH Gestaltung Bielefeld in Germania e alla Bezalel Academy di Arti e Design di Gerusalemme.

Nel 2021 conclude il Master in arti audiovisive e filmmaking alla Sint-Lukas di Bruxelles.

Dal 2016 sviluppa il progetto di editoria indipendente Makvol projects, con cui partecipa a diverse fiere europee tra cui Miss Read Berlin, Cave Modena, Leipziger Buchmesse, The Art Chapter Milano, Zines Palermo.

Raggiunta telefonicamente, ci ha espresso il desiderio di poter continuare il lavoro che lei ritiene ancora incompleto.

Nelle sue intenzioni, la realizzazione di un set di fotografie molto più ampio, preferibilmente a colori ma, soprattutto, un più approfondito coinvolgimento della popolazione locale.

“Un desiderio a testa” diventa, quindi, un preziosissimo strumento che origina dall’arte ma che diventa un fantastico momento di progettazione e pianificazione dal basso.

Un’occasione innovativa ed unica per gli amministratori locali di “ascoltare” i desiderata dei propri concittadini.

Certo, non tutti i sogni si potranno realizzare ma, perlomeno, con tali tipo di azione, sarà possibile comprendere in maniera più approfondita di cosa la genta abbia bisogno.

E l’arte, ancora una volta, aiuta a sognare ma anche a crescere.