“A Venosa non è più consentito l’utilizzo della pista Comunale”, le parole…

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell’Organizzazione politica Venosaduemilaventiquattro:

“Ebbene è così, a Venosa non è più consentito, già da diverse settimane, l’utilizzo della pista Comunale.

E’ questa la decisione della amministrazione Iovanni che, di fatto, limita le normali attività sportive dei cittadini.

Già un mese fa il nostro gruppo Venosaduemilaventiquattro, a fronte di sollecitazioni dei cittadini, chiede attraverso una lettera indirizzata alla Sindaca di poter risolvere il problema del mancato funzionamento della pista sita in C.da Vignali.

Va considerato oltretutto che il problema, per quanto temporaneo, è causato dalla revoca della concessione delle strutture, da parte del Comune, al vecchio gestore.

Allo stato attuale con l’apposizione di cartelli si diffida chiunque ad utilizzare la pista, motivo per cui i tanti cittadini che ieri potevano fare moto per la propria salute, all’aperto e in sicurezza, oggi si vedono costretti a limitare la propria attività o a praticarla su strade buie e percorse da autovetture mettendo così a rischio la propria incolumità.

Perdipiù la diffida diventa contravvenzione penale per chiunque incautamente o volontariamente riesca a scavalcare il muro di cinta e i cancelli chiusi con catene e lucchetti.

La situazione è diventata ormai non più sopportabile come insostenibile è il silenzio ad una nota ufficiale (la nostra richiesta) che meritava una risposta, anche solo per cortesia istituzionale, in quanto fatta in senso propositivo.

Questo silenzio, insieme agli altri, la dice lunga sulla capacità gestionale di questa amministrazione che dovrebbe risolvere i problemi della comunità e non creare disservizi.

Le potenzialità di gestione della cosa pubblica si misurano anche dall’attitudine nel dirimere questioni abbastanza semplici come rendere nuovamente fruibile la pista Comunale per permetterne l’utilizzo ai giovani e meno giovani.

E’ un piccolo problema, forse temporaneo, ed è per questo che non sono richiesti grandi sforzi per trovare una soluzione magari anch’essa temporanea.

E’ lecito chiedersi, a questo punto, cosa accadrebbe se questa amministrazione dovesse affrontare problemi più seri (che pure ci sono. Eccome se ci sono!)”.