Si terrà il 13 giugno alle ore 15.30 nella sala Baliaggio dell’hotel Orazio a Venosa il quarto dei sei incontri del corso di formazione politica 2025 “Formare per Governare, Governare per Cambiare”, organizzato dalla Lega Salvini Premier Basilicata.
- Il primo appuntamento sul percorso introduttivo alla politica regionale si è svolto il 7 marzo nella sala riunioni del palazzo del Consiglio regionale a Potenza;
- il secondo dal tema “Geopolitica: Medio Oriente e scenari internazionali” il 28 marzo nel castello di Bernalda;
- il terzo incentrato su infrastrutture, trasporti e buon governo l’11 aprile nell’hotel San Domenico di Matera.
“Passato, presente e futuro della globalizzazione. Trend mondiali e ricadute sociali.”
Sarà questo il filo conduttore dell’incontro nella città di Orazio, dove si affronterà, tra l’altro, il tema dell’autonomia differenziata con la partecipazione del presidente della Commissione parlamentare di controllo degli enti gestori delle forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, Alberto Bagnai.
Già noto economista per le sue posizioni critiche sull’euro e sulla governance finanziaria europea e professore di politica economica all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Porteranno il loro saluto:
- il commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe,
- i consiglieri regionali, Francesco Fanelli e Domenico Tataranno.
A moderare l’incontro sarà Giulio Curatella, componente della segreteria regionale della Lega Basilicata e responsabile del progetto.
Afferma il commissario Pepe:
“Io, al Sud, sono un grande sostenitore dell’autonomia.
Non perché voglia alimentare divisioni, ma perché sono convinto che una gestione più diretta e responsabile delle risorse e delle competenze possa rappresentare una grande occasione di sviluppo per la nostra terra.
Se ci fosse piena autonomia, la Basilicata, come altre regioni del Mezzogiorno, potrebbe disporre di molte più dotazioni da destinare ai bisogni reali delle lucane e dei lucani: sanità, scuola, trasporti, servizi sociali, infrastrutture.
Autonomia non significa abbandono, ma responsabilità e opportunità.
Credo che il Sud abbia tutte le capacità per dimostrare di saper governare sé stesso con efficienza e visione e che l’autonomia possa essere uno strumento utile per valorizzare le nostre competenze e rafforzare il nostro ruolo all’interno del Paese”.