Non poteva finire un altro anno scolastico senza la consapevolezza di aver intrapreso, all’interno e all’esterno delle aule didattiche, un meraviglioso viaggio alla ri-scoperta delle radici e delle tradizioni più autentiche del proprio territorio e alla ricerca senza sosta di occasioni di ben-essere.
E’ stato questo nel corso dei mesi e nelle scorse giornate l’intento dei bambini e dei ragazzi dell’I.C. Ex Circolo Didattico di Rionero in Vulture -San Fele -Ruvo del Monte-Rapone diretto dalla prof.ssa Tania Lacriola; gli alunni durante l’anno si sono resi protagonisti di numerose iniziative volte appunto a riscoprire aspetti e pieghe del nostro territorio avendo cura di esplorarli dal punto di vista degli elementi essenziali della Natura, su tutti la nostra sorella più preziosa cioè l’Acqua.
Tali iniziative, su cui si è innestato un interessante concorso promosso dall’amministrazione locale rionerese e rivolto alle scuole del territorio denominato “Rionero, città dell’Acqua” e per il quale gli alunni di tutti gli ordini di scuola dell’istituto si sono adoperati alla ricerca di materiale informativo su fontane e fontanili presenti in città realizzando disegni e producendo testi o poesie aventi come tema l’acqua appunto o le fontane.
Questo fermento di idee e di ricerche ha avuto il suo culmine nelle giornate del 3 e soprattutto del 4 giugno u.s. rispettivamente presso il cortile dello splendido Palazzo Fortunato di Rionero e nella piazza ad esso adiacente dove si sono dati appuntamento più di seicento bambini e ragazzi e oltre mille genitori provenienti da Rionero, San Fele, Ruvo del Monte e Rapone con i loro rispettivi sindaci ed autorità.
Qui si è avuta netta la percezione di come un intero territorio possa essere riunito grazie a quell’importantissimo presidio ancora in circolazione che è la scuola.
Musica, danza, colori, esplosione di gioia si sono fusi insieme in una ideale onda d’acqua che ha “sommerso” di bellezza e di ben-essere tutta la comunità educante e l’intera cittadina del Vulture dando una volta ancora testimonianza di come la Buona Scuola venga fatta dall’abnegazione degli insegnanti, dalla lungimiranza dei dirigenti ma soprattutto dalla vitalità e dall’entusiasmo dei bambini e dei ragazzi capaci di sollevare “tsunami” di positività che fanno bene a questo mondo moderno malato di egoismo e inquinato di autoreferenzialità ad ogni livello.