Riceviamo e pubblichiamo un comunicatos stampa per le Reti per la Palestina di Basilicata:
- “Dopo i presidi solidali del 13 e del 26 Ottobre, poi del 15 Novembre, sotto la casa circondariale di Melfi, dove dallo scorso 23 Settembre il prigioniero politico palestinese Anan Yaeesh è stato trasferito in custodia cautelare dalla sezione di alta sicurezza del carcere di Terni per allontanarlo da un consolidato circuito di sostegno esterno;
- dopo lo sciopero della fame di una settimana da lui iniziato il 4 Ottobre in coincidenza ed in solidarietà con la diffusa mobilitazione popolare sfociata nell’immensa manifestazione per la Palestina libera e per reclamare la fine del genocidio in atto a Gaza e in Cisgiordania;
- dopo ormai circa due anni di detenzione per un surreale processo che lo vede imputato per art. 270 bis c.p. a causa del suo sostegno, mai rinnegato, alla Resistenza palestinese; a seguito delle importanti udienze del 21 e del 28 Novembre celebrate al Tribunale dell’Aquila, dove la Corte d’Assise di Appello chiamava a testimoniare addirittura l’ambasciatore israeliano ed il PM chiedeva 12 anni per Anan e rispettivamente 9 e 7 anni per i palestinesi suoi amici Alì e Mansour, oggi a piede libero in quanto non esistono stracci di prova a loro carico,
- sabato 13 Dicembre a Melfi è prevista una mobilitazione a carattere interregionale che si articolerà in un concentramento in Via della Cittadinanza Attiva, alle ore 11, da dove partirà un corteo che sfocerà in un nuovo presidio sotto il carcere in via Lecce“.
Di seguito la locandina con i dettagli.


































