A Melfi tutto pronto per l’attesissima Pentecoste! Un appuntamento da non perdere tra tradizione, fede e spettacolo

Tutto pronto per l’edizione 2025 della Pentecoste di Melfi, che quest’anno si svolgerà su tre giorni, nel prossimo fine settimana: 6-7-8 giugno.

Si comincia venerdì con “Il convegno dell’attesa”, un evento di animazione in piazza Duomo, con momenti rievocativi, una rappresentazione teatrale e una cena in piazza con arte di strada, in collaborazione con l’Associazione Cuochi del Vulture Melfese.

Il venerdì è il giorno degli antefatti, che il 23 marzo 1528 hanno condotto alla conquista della città da parte delle truppe francesi e mercenarie del Visconte di Lautrec, disceso nel Regno di Napoli per combattere contro le truppe imperiali spagnole di Carlo V d’Asburgo.

La città, guidata dal Principe Giovanni Caracciolo, si chiude nelle mura con 1.500 soldati, decisa a resistere a oltranza. Il primo giorno la difesa tiene e molti assalitori vengono uccisi.

La reazione dei francesi è violenta: l’esercito risale in massa dall’accampamento di Leonessa sull’Ofanto e, il giorno successivo, assalta le mura con le mine esplosive inventate da Pedro Navarro.

Siamo a sabato sera: presso la Porta Venosina, alle ore 21.00, si rievoca la presa della città, con il crollo di un pezzo della cinta muraria, ricostruita per l’occasione con importanti scenografie cinematografiche, la vera novità di quest’anno, insieme alle ante del portale che riproducono il basilisco, simbolo di Melfi.

Dopo la conquista, sempre in piazza Duomo dalle ore 22:30 si svolgerà “Il bivacco dei francesi”, una cena di piazza con oltre 150 figuranti in costume, accompagnata dalla rappresentazione teatrale “di Ronca Battista e di come ebbe giustizia nell’aldilà”, una pièce in unico atto, sul modello della frottola rinascimentale a cura de “Il magazzino dell’arte”.

Dopo la cena, per chi volesse fare un’esperienza davvero unica tra gli eventi rievocativi del panorama nazionale, dalle ore 02:00, con partenza da Piazza Duomo, si salirà a piedi sul Monte Vulture, fino alla chiesa rupestre dello Spirito Santo.

E’ una tradizione antichissima, che unisce riti antropologici atavici, di rinascita e di primavera, con il pellegrinaggio sacro e la storia.

I partecipanti all’escursione notturna parteciperanno a brevi momenti di riflessione e drammaturgici lungo il cammino, che dura circa tre ore, per 5 chilometri circa.

Una volta in cima, si attenderà l’arrivo della processione devozionale della SS. Trinità, un’effigie antichissima trasportata a braccia dalle donne, che muove alle ore 04.00 dalla chiesa di Santa Maria ad Nives per raggiungere, all’alba, la cripta sul Monte Vulture, con rami di ginestra e suono di corni di terracotta.

Un momento carico di significato e di emozioni, assolutamente da non perdere.

Alle 7:00, sempre in montagna, sarà celebrata la SS. Messa dal Vescovo di Melfi, mons. Ciro Fanelli. Si inizierà quindi la discesa verso la città, dove l’effigie della SS. Trinità incontrerà quella di San Michele Arcangelo, protettore del Vulture.

Il corteo di rievocazione storica di liberazione, con oltre 200 figuranti e le due statue, di cui una su un carro trainato da buoi, si snoderà lungo le vie del centro storico con esibizione finale in piazza Duomo.

La processione devozionale proseguirà quindi fino alla chiesa di Santa Maria ad Nives.

L’evento si conclude domenica sera al castello federiciano, con la rievocazione dell’atto di esenzione della città, “fedelissima” a Carlo V, uno spettacolo di danza aerea e l’innalzamento delle bandiere con il gonfalone civico sulla torre dei cipressi e lo spettacolo pirotecnico.

Un appuntamento unico, per tutto ciò che rappresenta, da non perdere assolutamente.