“Basilicata chiamata a riconoscere il nuovo ruolo dei farmacisti”. Le novità

Federfarma Basilicata interviene sul decreto legge ‘Semplificazioni’ diventato definitivo lo scorso 26 novembre e che pone nuovi obiettivi in materia di servizi sanitari in farmacia e assistenza farmaceutica.

Ecco quanto emerge da un comunicato stampa:

Le scelte governative contenute nel decreto, rispecchiano quanto affermato anche in sede europea alla presentazione di un report sui servizi farmaceutici mappati nel nostro continente da cui si evince che “i servizi farmaceutici non sono più aggiuntivi, ma rappresentano una componente fondamentale dell’assistenza sanitaria moderna”.

Pertanto, quanto contenuto del ddl ‘Semplificazioni’– dice il Presidente di Federfarma Basilicata Antonio Guerricchio- “rappresenta uno spartiacque nella storia della professione farmaceutica.

La dispensazione del farmaco, per quanto rimanga lo zoccolo duro irrinunciabile della farmacia, non è più sufficiente a definire l’identità di questo presidio sanitario.

Il che significa- aggiunge Guerricchio- che la farmacia che si limita, o è limitata dalle mancate scelte politiche anche locali, a dispensare solo medicinali è già obsoleta, superata da una evoluzione che ha trasformato gli esercizi in veri e propri punti di accesso all’assistenza sanitaria primaria”.

Le farmacie di comunità anche in Basilicata, territorio molto vasto ma scarsamente popolato, grazie alla loro distribuzione capillare, rappresentano l’anello di congiunzione tra il cittadino e il Servizio Sanitario Regionale.

Con il ‘Semplificazioni’, alle farmacie viene attribuito il compito di dispensazione non solo dei farmaci, ma anche di tutti quei dispositivi medici utili nell’ambito dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) per il trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale.

Un ruolo che torna preponderante e con nuove regole se pur fino ad oggi la Regione Basilicata ha ignorato nonostante le già previsioni del precedente atto del 2009.

Il risultato- dicono da Federfarma- è stato quello di una distribuzione fuori controllo.

Interessanti le nuove normative sui test diagnostici diabetici che permettono al farmacista di eseguire prelievi di sangue capillare e relativi test a conferma che le farmacie possono effettuare prestazioni analitiche di prima istanza nel rispetto del profilo professionale e della destinazione d’uso dei dispositivi medici.

Le farmacie potranno anche somministrare tutti i vaccini previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, e non più solo quelli antinfluenzali e anti Covid-19, e potranno farlo anche su tutti quei soggetti di età superiore ai 12 anni superando il limite precedente degli 8 anni di età.

Nulla cambia invece per la possibilità di effettuare test diagnostici mediante prelievo di campioni biologici nasali, salivari o orofaringei.

Vengono rafforzate invece le esecuzioni di test diagnostici decentrati per il contrasto all’antibiotico-resistenza in stretta collaborazione con medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, per garantire l’appropriatezza prescrittiva dei farmaci.

Così come anche gli screening per l’individuazione del virus dell’epatite C. ed i servizi di telemedicina per cui alle attuali prestazioni riguardanti elettrocardiogramma, holter pressorio e cardiaco o spirometria, si aggiungono anche tele visita e tele monitoraggio.

Le farmacie potranno essere anche il luogo in cui l’utenza possa effettuare la scelta del medico di famiglia e del pediatra purché convenzionati con il SSR, rafforzando di fatto anche il ruolo della farmacia come punto di accesso ai servizi amministrativi.

In riferimento all’assistenza farmaceutica e aderenza terapeutica del paziente cronico, il decreto ‘Semplificazioni’ la novità della ricetta dematerializzata ripetibile annuale sia in ambito prescrittivo che di controllo.

Al medico prescrittore di farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale, spetta l’indicazione di posologia e di confezioni dispensabili nell’arco temporale di un anno in base al protocollo terapeutico individuale.

La ripetibilità della prescrizione può essere modificata, così come anche la terapia, per ragioni appunto di appropriatezza prescrittiva. Il farmacista informa invece l’assistito sulle corrette modalità di assunzione dei medicinali e può consegnare solamente un numero di confezioni sufficiente a coprire trenta giorni di terapia.

Inoltre, al farmacista ora è consentito consegnare al paziente la terapia indicata nel referto di pronto soccorso.

“Con il decreto legge Semplificazioni- dichiara ancora il Presidente Regionale di Federfarma Basilicata- le farmacie assumono un ruolo strategico nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale permettendo il superamento di alcuni stalli insormontabili fino a qualche anno fa ma che oggi chiariscono e chiamano all’azione proprio le farmacie che su ogni territorio offrono sempre più innovativi servizi sanitari e maggiore assistenza all’utenza.

Le farmacie lucane sono pronte a dare il loro contributo perché in un sistema in continua evoluzione sono da tempo abituate ad affrontare tutte le sfide fino ad oggi proposte”.

La regione Basilicata- conclude Guerricchio- deve per tanto ed allo stesso modo mettersi al passo di un sistema sempre più innovativo e garantire alle farmacie di camminare accanto al sistema sanitario regionale di cui, per antonomasia, è parte integrante.

Cogliere questa sfida sarebbe per la Regione Basilicata, con cui Federfarma si augura di intraprendere un’interlocuzione costruttiva, una grande opportunità di crescita e di miglioramento del proprio sistema sanitario oltre che di rispetto nei confronti delle esigenze dei cittadini che si rivolgono quotidianamente alle farmacie dislocate sul territorio anche per risolvere questioni sulle quali lo stesso sistema sanitario regionale non arriva o tarda ad arrivare”.