Bellissimo concerto da camera ieri al Castello di Melfi.
Il duo violino e violoncello, Fiammetta Borgognoni Castiglioni e Vincenzo Lioy ha eseguito quattro movimenti dalla Sonata per violino e continuo op. 5 di Arcangelo Corelli (1653-1713) e sette movimenti da Huit Morceaux, opera del compositore di Kiev Reinhold Glière (1875-1956).
L’esecuzione è stata completata dalla celebre Passacaglia di Händel, nella rivisitazione di Johan Halvorsen (1864-1935) e dalla composizione di Giuseppe Lioy, compositore di Venosa e padre di Vincenzo, elaborazione compositiva sul ritmo della pizzica salentina, da cui è tratto il brano in video.
L’evento, patrocinato dal Comune di Melfi e inserito nel cartellone musicale natalizio, è stato organizzato della neo associazione Dimora, nell’ambito della prima edizione del Dimora Festival, con la collaborazione della Direzione Musei Melfi e Venosa, nella splendida cornice della terza sala del palazzo normanno.
Il festival è diretto da Mario Bruno, di Lavello, attualmente in Germania, già affermato musicista con numerosi riconoscimenti internazionali.
“Aiutateci a far crescere ciò che nasce dal niente” è l’invito dell’associazione, che vuole tessere e ricomporre relazioni tra giovani artisti nati sul nostro territorio, oggi affermati in Italia e all’estero, con i luoghi di origine e le comunità locali, che continuano a generare talenti.
Il “niente”, ha spiegato Bruno nell’introduzione, in musica non è un vuoto inutile, ma il silenzio, carico di energia, da cui si sviluppa tutta la forza dell’esecuzione sonora.
Dal niente nascono, dunque, le cose più belle.
Questo l’augurio, al quale si è unita la platea e cui anche l’Amministrazione ha inteso aderire.
La musica colta, che sul nostro territorio ha una tradizione importante a partire almeno da Carlo Gesualdo, sarà uno dei temi da coltivare nella candidatura a capitale italiana della cultura 2029.

































