Il bonus autoimpiego per giovani under 35 rappresenta una misura di sostegno economico destinata a chi avvia una nuova impresa in ambiti considerati strategici dal governo.
La circolare INPS n. 148 del 28 Novembre ha reso operative le disposizioni previste dal decreto Coesione (decreto legge 60/2024), definendo le modalità di accesso al beneficio.
Come spiega orizzontescuola “l’incentivo è riservato ai soggetti che hanno aperto una partita IVA o costituito una società tra il 1° Luglio 2024 e il 31 Dicembre 2025.
La misura prevede un contributo economico di 500 euro mensili per un periodo massimo di 36 mesi, erogati in un’unica soluzione annuale anticipata.
Il richiedente deve risultare disoccupato al momento dell’avvio dell’attività imprenditoriale.
L’età del beneficiario non deve superare i 35 anni alla data di apertura dell’impresa.
L’INPS specifica che “il contributo è riconoscibile solo se l’attività è avviata nei settori indicati” dal decreto attuativo del 3 Ottobre 2025.
La nuova impresa deve rientrare nella categoria delle piccole imprese, con meno di 50 occupati e un fatturato annuale non superiore a 10 milioni di euro.
Il contributo “costituisce aiuto di Stato ai sensi del Regolamento UE n. 651/2014”, come precisato dalla circolare dell’Istituto.
Il decreto attuativo identifica i settori strategici attraverso specifici codici ATECO che coprono numerose aree produttive e di servizi.
Le attività manifatturiere includono l’industria alimentare, delle bevande, tessile, la produzione di abbigliamento, articoli in pelle, legno, carta, prodotti chimici, farmaceutici, gomma e materie plastiche.
Il comparto comprende anche la siderurgia, la fabbricazione di computer, elettronica, apparecchiature elettriche, macchinari, autoveicoli e mobili.
La fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata rientra tra i settori ammessi, insieme alla gestione delle reti fognarie, alla raccolta e trattamento delle acque, alla gestione dei rifiuti e al recupero dei materiali.
Le costruzioni e l’ingegneria civile sono incluse nell’elenco dei codici ATECO previsti dalla normativa.
Il trasporto terrestre, marittimo, aereo, il magazzinaggio e i servizi postali rappresentano altri ambiti eleggibili per il beneficio.
I servizi di informazione e comunicazione comprendono le attività editoriali, la produzione cinematografica, le telecomunicazioni, lo sviluppo di software e la consulenza informatica.
Le attività professionali, scientifiche e tecniche spaziano dai servizi legali e di contabilità alla ricerca scientifica, passando per l’architettura e l’ingegneria.
L’istruzione, la sanità, l’assistenza sociale, le attività artistiche, culturali e di intrattenimento completano il quadro dei settori strategici individuati dal decreto.
La tempistica per la presentazione della domanda rappresenta un aspetto determinante per l’accesso al contributo.
La circolare INPS stabilisce che “è necessario presentare domanda, pena di decadenza, entro 30 giorni dall’avvio dell’attività imprenditoriale”.
Chi ha costituito l’impresa tra il 1° luglio 2024 e il 28 novembre 2025 deve inoltrare la richiesta entro il 28 dicembre 2025.
Il mancato rispetto di questa scadenza comporta la perdita del diritto al beneficio.
Per le imprese avviate successivamente al 28 novembre 2025 si applica il termine ordinario dei 30 giorni dalla data di costituzione.
La domanda si presenta attraverso il portale INPS, accedendo al “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e selezionando la voce “Incentivo decreto Coesione”.
L’accesso al servizio online richiede l’utilizzo di SPID o Carta d’identità elettronica.
Il messaggio INPS n. 3633 del 1° dicembre 2025 ha reso disponibile la procedura telematica per l’invio delle richieste.
Gli interessati possono presentare la domanda anche tramite i patronati o il Contact Center Multicanale dell’Istituto.
Il contributo “non concorre al reddito ai fini IRPEF e non è soggetto a ritenuta”, come specificato nella circolare.
L’erogazione avviene in un’unica soluzione annuale anticipata, per un importo complessivo di 6.000 euro all’anno.
Il periodo massimo di fruizione si estende fino al 31 dicembre 2028, data oltre la quale gli aiuti non saranno più erogati”.

































