Sciopero generale a Melfi: “Il polo Stellantis, pilastro dell’industria lucana, vive una fase di incertezza profonda”. Le richieste

Riceviamo e pubblichiamo un Comunicato stampa dei Consiglieri regionali, Lacorazza – Cifarelli – Marrese:

“I consiglieri regionali Piero Lacorazza, Roberto Cifarelli e Piero Marrese hanno partecipato allo sciopero generale promosso dalla CGIL a Melfi, indetto contro la manovra di Bilancio del Governo nazionale, per esprimere vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori e per condividere le forti preoccupazioni sul futuro economico e sociale della Basilicata.

Condividiamo pienamente l’allarme lanciato dalla CGIL: la Basilicata rischia una progressiva marginalizzazione, fino a scomparire dalle reali traiettorie di sviluppo del Mezzogiorno.

I dati economici e occupazionali indicano chiaramente che la nostra regione è oggi la più indietro del Sud Italia, ben lontana dalla narrazione autocelebrativa costruita attraverso comunicati stampa roboanti dalla destra che governa la Regione.

Abbiamo apprezzato in modo particolare il richiamo all’unità sindacale espresso dal segretario generale della CGIL Basilicata, Fernando Mega.

In una fase così complessa, l’unità del fronte sindacale è un valore fondamentale per dare forza alle rivendicazioni dei lavoratori e per costruire risposte credibili alle crisi industriali in atto.

Il polo Stellantis di Melfi, per anni pilastro dell’industria lucana, vive una fase di incertezza profonda, tra riduzione dei volumi produttivi, ricorso agli ammortizzatori sociali e assenza di certezze sul futuro legato alla transizione dell’automotive.

Una transizione che non può essere gestita scaricando i costi sui lavoratori e sui territori.

Accanto a Stellantis, il Distretto del Mobile Imbottito continua a pagare anni di mancate politiche industriali ed è oggi esposto a nuove criticità legate ai dazi annunciati dagli Stati Uniti, che rischiano di colpire duramente l’export e l’occupazione di un comparto strategico per la Basilicata.

Come minoranze consiliari abbiamo chiesto formalmente che il Consiglio regionale discuta con urgenza del futuro dell’automotive e del Distretto del Mobile Imbottito.

La Regione non può continuare a rincorrere le emergenze: servono scelte strutturali, un piano industriale regionale e un ruolo forte nel confronto con il Governo nazionale, le imprese e le parti sociali.

La partecipazione allo sciopero generale della CGIL è una scelta politica chiara: stare dalla parte del lavoro, difendere i settori strategici e costruire una prospettiva di sviluppo che eviti alla Basilicata un declino irreversibile. La propaganda non crea futuro, le politiche sì”.