La sicurezza e l’efficienza dei soccorsi in Basilicata fanno un balzo in avanti: è imminente l’attivazione del Numero Unico di Emergenza Europeo (Nue) 112.
Un unico numero per chiamare Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Soccorso Sanitario, garantendo una risposta più rapida e geolocalizzata per tutti i cittadini lucani. Il 112, già attivo in gran parte d’Europa, semplifica l’accesso all’aiuto in caso di bisogno, filtrando le chiamate improprie e velocizzando l’invio delle Forze dell’ordine e del personale sanitario sul luogo dell’emergenza.
Per presentare i dettagli del Nue, disposto dalla legge 124/2015 in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche su indicazione dell’Unione europea, la Regione ha convocato oggi una conferenza stampa nella Sala Inguscio, a Potenza.
All’incontro sono intervenuti Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, Vice Presidente e assessore regionale alle Infrastrutture, Michele Campanaro, Prefetto di Potenza, Cristina Favilli, Prefetto di Matera, Giovanni Di Bello, Dirigente della Protezione Civile regionale, e Salvatore Refolo, responsabile Nue 112 Puglia.
L’attivazione ufficiale del Nue comincerà il prossimo 18 novembre quando saranno inclusi i comuni appartenenti ai distretti telefonici di Potenza (0971), Melfi (0972) e Muro Lucano (0976).
Il 2 dicembre 2025 sarà la volta delle aree di Matera (0835) e Lagonegro (0973).
L’iter di attivazione si è concretizzato attraverso un accordo con la Regione Puglia: a Modugno, in provincia di Bari, è ubicata la centrale unica di risposta (Cur) a cui saranno smistate le telefonate dei residenti in Basilicata.
La Puglia, dunque, si occuperà della gestione completa del servizio, inclusa la tecnologia, la manutenzione e il personale.
La scelta di appoggiarsi alla centrale pugliese consentirà un risparmio economico rispetto alla creazione di un centro autonomo in Basilicata, che comporterebbe tempi lunghi tra aspetti infrastrutturali e formazione di un personale ad hoc, ma anche di poter contare su un know how già acquisito dalla centrale di Modugno, operativa da oltre un anno.
Il Presidente Vito Bardi, introducendo la conferenza stampa, ha sottolineato come oggi la Basilicata si allinei all’Europa: “Non è solo un semplice cambio di numeri, ma di filosofia.
Il 112 è già la porta d’accesso all’aiuto in gran parte del continente europeo, un simbolo di civiltà e di efficacia che anche la nostra regione abbraccia.
“La vera rivoluzione – ha detto Bardi – sta nella Centrale Unica di Risposta che svolge una funzione essenziale di filtro. Si stima che circa il 50-60% delle chiamate ai numeri di emergenza siano improprie (scherzi, errori, richieste non urgenti); il 112 intercetta e scarta queste chiamate, liberando gli operatori delle Forze dell’Ordine e del soccorso sanitario che potranno concentrarsi esclusivamente sulle emergenze reali.
Inoltre, la tecnologia del 112 garantisce la localizzazione immediata e precisa del chiamante, un fattore cruciale nel nostro territorio”.


































