Trecento euro per aiutare le famiglie a sostenere i costi delle attività sportive dei figli.
A tanto ammonta il bonus sport 2025.
È possibile presentare la domanda, ma ci sono una serie di limiti sia in termini di reddito sia di composizione del nucleo familiare.
Non solo: la dotazione per l’anno in corso, come fa sapere today, è di 30 milioni e si stima che larga parte delle domande non saranno accolte per mancanza di fondi.
Non ci sono graduatorie: chi riesce a completare prima la procedura ottiene il bonus, chi arriva dopo resta escluso.
La dicitura formale è “Fondo dote per la famiglia”, consiste in 30 milioni di euro per l’anno 2025 ed è finalizzato “a sostenere la genitorialità e le spese relative ad attività sportive e ricreative, effettuate da soggetti minori di età in periodi extra scolastici”.
Nato con la legge di Bilancio 2025, lo scopo è incoraggiare la pratica dell’attività motoria e un corretto stile di vita per i ragazzi.
Il bonus sport ammonta a 300 euro.
Possono fare domanda solo i nuclei con un Isee minorenni non superiore a 15mila euro, e per un massimo di due figli per famiglia.
L’Isee minorenni, è bene fare attenzione a questo passaggio, è diverso da quello canonico perché tiene conto solo delle condizioni economiche relative ai minori – figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi – e non considera il reddito e il patrimonio dell’intero nucleo familiare.
Altro paletto: chi chiede i bonus non può essere destinatario “di altri benefici, sovvenzioni, contributi, sgravi fiscali o altre forme di ausilio economico-finanziario, concessi per le medesime prestazioni da enti regionali, provinciali o comunali”.
Le famiglie possono scegliere quale corso fare frequentare ai figli scegliendo tra le società accreditate.
La domanda per il bonus sport deve essere presentata tramite la piattaforma ad hoc.
Il bonus viene erogato direttamente al richiedente, ma viene accreditato alle società sportive che organizzano i corsi scelti, a condizione che vengano rispettati precisi parametri di frequenza.
L’erogazione avverrà in tre fasi: 30% all’avvio, 40% a metà percorso, 30% a conclusione, con controlli serrati sulle presenze dei ragazzi.
I 30 milioni stanziati dal governo bastano a coprire circa 100mila beneficiari.
La platea potenziale, però, è enormemente più ampia. Le società sportive accreditate sono 7.843, con 18.701 corsi disponibili e complessivamente oltre 829mila posti a disposizione. Significa che meno di un ragazzo su otto potrà accedere al contributo.
I fondi sono assegnati in ordine cronologico fino a esaurimento.
Chi riesce a completare prima la procedura e ha tutte le carte in regola ottiene il bonus, chi arriva dopo resta escluso se i fondi sono finiti.