Basilicata: “Senza collegamenti efficienti, la nostra regione rischia di continuare a vivere una condizione di isolamento”. Le proposte

“La Basilicata non può più permettersi di restare ai margini delle grandi direttrici infrastrutturali e logistiche del Paese.

È un tema che tocca ogni cittadino, ogni lavoratore e ogni impresa: senza collegamenti efficienti, la nostra regione rischia di continuare a vivere una condizione di isolamento che ne limita lo sviluppo economico, sociale e culturale“.

Lo dichiara Sebastiano Colucci, segretario generale della FIT-CISL Basilicata, che aggiunge:

“Come FIT-CISL riteniamo fondamentale che il dialogo avviato con la Regione Basilicata diventi strutturale e non episodico.

Solo con una sinergia concreta tra istituzioni, sindacati, enti locali e imprese sarà possibile affrontare con efficacia le sfide che abbiamo davanti.

Le priorità sono chiare:

  • rilanciare il trasporto ferroviario regionale e potenziare le connessioni con le linee ad alta velocità;
  • ammodernare la rete stradale e garantire manutenzione costante delle arterie interne, spesso trascurate;
  • rafforzare il trasporto pubblico locale, oggi troppo fragile e inaffidabile, affinché i cittadini non siano costretti a utilizzare esclusivamente l’auto privata;
  • puntare sulla logistica sostenibile, valorizzando i collegamenti con i porti e le aree industriali, per attrarre investimenti e generare nuova occupazione.

Questo non significa solo costruire infrastrutture: significa ridare dignità al lavoro di chi ogni giorno garantisce servizi essenziali, dagli autisti degli autobus ai ferrovieri, dagli addetti agli impianti fino al personale amministrativo.

Investire in infrastrutture vuol dire investire anche nelle persone, nella loro formazione e nelle loro competenze.

La Basilicata ha tutte le carte in regola per non essere più periferia, ma crocevia tra Tirreno e Ionio, tra Sud e Nord del Paese.

Per riuscirci, serve una visione condivisa: la Regione non può agire da sola, così come il sindacato non può limitarsi a rivendicare.

Dobbiamo lavorare insieme, con responsabilità, per trasformare un diritto negato — quello alla mobilità — in una leva di crescita e di coesione sociale.

La FIT-CISL Basilicata è pronta a fare la sua parte, con proposte, confronto e spirito costruttivo.

È tempo di passare dalle parole ai fatti, perché senza infrastrutture e senza trasporti efficienti la Basilicata continuerà a restare isolata.

E questo non possiamo più permettercelo”.