Operaio ferito gravemente sul cantiere della linea ferrovia Ferrandina – Matera.
“L’incidente che si è verificato lunedì pomeriggio nel cantiere della linea ferroviaria Ferrandina – Matera, nel quale un operaio di una ditta subappaltrice è rimasto gravemente ferito durante alcune fasi di trivellazione per il consolidamento del terreno, rappresenta un allarme che non va assolutamente sottovalutato e che chiama tutte le parti in causa ad elevare ulteriormente il livello di sicurezza all’interno dello stesso cantiere”.
Lo dichiara in una nota Angelo Casorelli, segretario regionale della Filca Cisl Basilicata.
“Nell’esprimere tutta la vicinanza all’operaio coinvolto nell’incidente e ricoverato al Policlinico di Bari per i gravi traumi riportati ed in attesa che le indagini degli organi competenti possano appurare la dinamica di quanto accaduto, la Filca Cisl sottolinea che se la linea ferroviaria Ferrandina – Matera – La Martella costituisce un’opera di rilevanza strategica per la Basilicata, è sacrosanto che la tutela dei lavoratori venga prima di ogni altra cosa.
Ragion per cui chiediamo conto alla Regione Basilicata e a RFI di quale sia l’effettiva forza lavoro impiegata all’interno del cantiere. Ogni fase lavorativa, comprese quelle relative agli interventi delle ditte subappaltatrici, necessita di tutti i protocolli di sicurezza tutelando adeguatamente le maestranze e scongiurando eventuali sovraccarichi di lavoro.
Sulla scorta del sopralluogo dello scorso luglio al campo base e all’area della futura finestra carrabile della Galleria “Miglionico”, alla presenza, tra gli altri, del Sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante, la Filca Cisl invoca ulteriore trasparenza per conoscere, periodicamente, non soltanto lo stato di avanzamento dei lavori della nuova linea Ferrandina – Matera La Martella il cui crono-programma è strettamente legato alle tempistiche del PNRR ma anche le misure adottate, in base al quadro normativo di riferimento, affinchè le imprese ed i lavoratori operino sempre in assoluta sicurezza.
Siamo consapevoli delle scadenze del PNRR, che la conclusione della prima parte dell’opera è fissata a giugno 2026, ma al primo posto – conclude il segretario Casorelli – viene la dignità e la tutela di ogni singolo lavoratore”.