Riceviamo e pubblichiamo una nota del Segretario Generale Fit Cisl, Sebastiano Colucci:
“Abbiamo aspettato qualche giorno prima di intervenire sulla polemica nata in questi giorni ovvero l’alta velocità e la bretella Tito-Auletta.
La qualità del trasporto di una Regione ne determina il grado di civiltà questo indipendentemente dalla velocità con cui viaggiano i nostri treni, ma fattore più importante è sicuramente l’affidabilità della rete ferroviaria, la sua capillarità, e soprattutto funzionalità.
Riteniamo perlomeno inutile attualmente il volere un collegamento di alta velocità nel tratto Tito- Auletta, almeno fin quando tutto il nostro territorio sia raggiunto da treni, per fare un mero esempio la Città di Matera oppure tutta la Costa Ionica che ad oggi viene raggiunta da pochissime corse, alcune anche in orari inutili.
Avere un altro Freccia Rossa che costi come quello attuale 3 milioni di euro e che viaggia a 80 km orari nel nostro territorio, è solamente una stelletta di ghiaccio inutile al sistema trasporti, contrariamente vanno ampliate le tratte per i punti d’interesse (Salerno-Bari-Taranto).
È necessario un ripristino con lavori straordinari sulla rete ferroviaria, come quelli messi in campo in questi mesi, che seppur avendo portato delle interruzioni, sicuramente a breve termine daranno alla Basilicata una nuova e dignitosa rete ferroviaria, e solo dopo si potrà pensare di avviare un analisi sulla necessità dell’alta velocità in altre tratte.
Fino ad oggi la Basilicata ha sofferto anni d’isolamento dovuto ad una mancata visione delle vere necessità del territorio, tanto che nel 2025 ancora crollano i viadotti, e rimangono isolate intere comunità, su questo dobbiamo dare merito all’amministrazione Comunale di Potenza che in pochi giorni è riuscita a far rientrare l’emergenza, come dobbiamo dare atto a Regione Basilicata che ha previsto l’intero ripristino del raccordo autostradale 05 (Sicignano- Potenza), queste sono priorità, contrariamente alle puerili polemiche su una bretella voluta e sponsorizzata da qualche comitato, e pubblicizzata da taluni.
Siamo sicuri che il dialogo, la progettazione, i tavoli di confronto possano finalmente ridare dignità alta Mobilità Lucana, che ha bisogno di soluzioni e non di polemiche sterili”.