Non solo autovelox, c’è un nuovo occhio tecnologico che controlla le strade: il sorpassometro.
Si trattata, come fa sapere today, di uno strumento utilizzato per rilevare le violazioni in prossimità di punti pericolosi, dove il sorpasso è stato vietato.
I sensori nel manto stradale rilevano il superamento della linea continua, mentre delle videocamere opportunamente installate registrano un breve filmato della manovra.
Le immagini inviate alla centrale operativa, fanno poi scattare la sanzione nel caso di validazione della violazione del Codice della Strada.
Come per l’autovelox non è necessario il fermo, ma la multa può arrivare in differita.
Anche il sorpassometro deve però essere chiaramente segnalato con cartelli, e prima la sua installazione deve essere approvata dal Prefetto, su tratti la cui pericolosità si documentata.
Curve cieche, dossi, tratti a rischio con linea continua, sono questi i punti dove è più frequente trovare questo dispositivo.
Le multe da sorpassometro possono essere salate.
Si rischiano sanzioni fino a 665 euro oltre alla decurtazione di ben 10 punti dalla patente.
Se l’infrazione è rilevata in curve, dossi o incroci pericolosi si rischiano sanzioni fino a 1.308 euro. E se l’infrazione avviene di notte, tra le 22:00 e le 7:00, la multa aumenta di un terzo.
I sorpassometri non sono una novità assoluta sulla rete stradale italiana.
Questi strumenti vengono usati da oltre 20 anni per individuare sorpassi che violano il codice della strada.
In Italia i primi apparecchi di questo tipo sono stati infatti introdotti nel 2004 e oggi si contano decine e decine di installazioni sparse su tutto il territorio nazionale.
Il dispositivo è tornato alla ribalta della cronaca dopo la decisione del sindaco del comune di Acquappesa, nel Cosentino, che lo ha fatto installare lungo la strada statale 18 Tirrena inferiore, proprio mentre aumentava il traffico per le ferie estive.