Lavoro, arriva l’assistente virtuale e gratuito che aiuta i giovani: cosa c’è da sapere

Da oggi, per cercare un’occupazione, può aiutarti AppLI: l’assistente virtuale per il lavoro in Italia.

Il nuovo strumento di IA generativa, fa sapere quifinanza, è stato presentato ieri in conferenza stampa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che aiuterà i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training), a trovare lavoro.

Il servizio, completamente gratuito, sarà attivo da settembre e si potrà accedere tramite un link fornito dai Centri per l’impiego, anche da smartphone.

Si tratta di un coach virtuale gratuito e integrato con i Centri per l’Impiego territoriali, disponibile 7 giorni su 7, 24 ore su 24, per comprendere le esigenze dell’utente, accelerare il percorso di ricerca di occupazione e suggerire le professioni più adatte al proprio profilo.

L’assistente virtuale è capace di intervenire nei diversi snodi che precedono e accompagnano l’ingresso nel mondo del lavoro.

In che modo? Aiutando l’utente a capire dove si trova, a definire dove vuole arrivare e a costruire un piano per riuscirci.

Suggerendo percorsi professionali coerenti con il profilo dell’utente, segnalando opportunità formative e lavorative legate al territorio, offrendo supporto nella redazione del curriculum, nella scrittura di una lettera di presentazione e nella preparazione a un colloquio. Sono previsti anche moduli di micro-apprendimento online e strumenti per chi desidera avviare un’attività autonoma.

Ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone:

“AppLI è l’esempio concreto del ruolo che la pubblica amministrazione può ricoprire nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale a favore delle persone.

Il web coach del Ministero, grazie all’interazione tra utente e AI, accompagna i ragazzi che non studiano e non lavorano alla scoperta dei propri talenti e dei modi per trasformarli in partecipazione attiva nella società.

Rende trasparenti, visibili, le opportunità del mondo del lavoro”.

La sua integrazione con altri strumenti, a partire dall’Ufficio digitale del lavoro (SIISL), renderà ancora più efficace la nostra azione di innovazione.

Sviluppato secondo il modello del co-design e in continua evoluzione, l’attuale versione è il risultato dell’utilizzo da parte di circa duemila giovani, grazie al coinvolgimento delle Regioni e alla collaborazione attiva di oltre 200 operatori dei Centri per l’Impiego.

Secondo i dati della sperimentazione, l’80% degli utenti interpellati si è attivato, rimanendo sulla piattaforma per una media di 44 minuti distribuiti su tre giorni.

Più della metà è tornata almeno una seconda volta, segno che l’esperienza non è stata percepita come episodica, ma come un percorso utile da riprendere e approfondire.

Dal punto di vista operativo, sono stati creati o migliorati oltre 700 curriculum, completate più di 400 simulazioni di colloquio, portati a termine quasi mille percorsi di orientamento personalizzati.

Il progetto, nella sua prima fase, si è concentrato sui Neet, ovvero quei ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in un percorso di formazione.

Con un obiettivo ambizioso: favorire il rientro dei giovani nel mondo del lavoro attraverso un’interazione intelligente, personalizzata e continua, capace di orientare, consigliare e accompagnare.

In Italia, facendo riferimento ai dati Istat 2024, si stima che siano circa 1,4 milioni i giovani tra i 15 e i 29 anni che rientrano nella categoria dei Neet.

Si tratta di quasi un giovane su cinque: un dato strutturale che interessa tutto il territorio nazionale e che si accompagna spesso a forme di marginalità sociale, disagio psicologico e scollamento dalle istituzioni.