Vulture-Melfese, sempre più rapine alle filiali bancarie: questo il nuovo protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità

Entra nel vivo la stagione 3.0 della partnership tra Prefettura di Potenza, A.B.I. – Associazione Bancaria Italiana e Sistema bancario locale, scaturita dall’esigenza di rafforzare la strategia di prevenzione e contrasto alla criminalità sul territorio, attraverso la strutturazione di best practices e l’intensificazione di misure di mitigazione rispetto a specifiche tipologie di rischio.

A poco più di un anno dalla precedente sottoscrizione, infatti, questa mattina, nella Sala Italia del Palazzo di Governo, ha preso forma la nuova edizione del “Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela” che, in linea con l’intesa nazionale firmata lo scorso dicembre, ha introdotto alcuni significativi aggiornamenti per fronteggiare nuovi scenari di minaccia legati all’impiego delle tecnologie disruptive, con particolare attenzione all’uso dell’Intelligenza Artificiale.

Il Documento pattizio è stato siglato, nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro e dal Coordinatore nazionale di OSSIF Marco Iaconis, anche in rappresentanza di tredici Istituti di credito operanti nella provincia di Potenza (Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Monte Pruno, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banco Bpm, BCC Basilicata, BdM Banca, Bper Banca, Compass Banca, Credito Emiliano, Intesa San Paolo, Mediobanca Premier, Unicredit).

Presenti all’evento, oltre i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, il Sindaco di Potenza Vincenzo Telesca, il Direttore regionale della Banca d’Italia Gennaro Sansone, il Segretario della Commissione Regionale ABI Sicurezza Anticrimine Gianfranco Mancini e, in rappresentanza degli Istituti di Credito aderenti, Giuseppe Capodagli per Intesa San Paolo, Giorgio Costantino per BCC Basilicata e Antonio Mastrandrea per Banca Monte Pruno.

“Quella che firmiamo oggi è la versione più evoluta del Protocollo, frutto delle indicazioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dei preziosi suggerimenti che arrivano dal territorio, in particolar modo dal Prefetto Campanaro che ringrazio molto per la sensibilità e l’attenzione che da sempre riserva al tema della sicurezza bancaria”, le parole iniziali del Coordinatore nazionale di OSSIF.

Prima di procedere alla sigla dell’Intesa e nell’ottica di definire un più puntuale quadro di riferimento, il Rappresentante del Governo ha reso noti i dati OSSIF, relativi alla criminalità predatoria ai danni del sistema bancario in ambito provinciale, focalizzando l’attenzione sul 2024 in raffronto al 2023 e sul primo semestre del 2025 in raffronto al medesimo periodo del 2024.

Nel dettaglio, se la voce “Rapine” ha fatto registrare nel 2023 e nel 2024 rispettivamente, uno e zero episodi, quella “Attacchi alle filiali”, all’opposto, è passata da zero nel 2023 ad un episodio nel 2024.

Scenario molto diverso, invece, per la voce “Attacchi ATM” che ha segnato un trend in forte crescita con 9 eventi predatori censiti nel 2024 e zero nel 2023, con un’impennata dell’indice di rischio da 0,0 a 4,6.

Nei primi sei mesi del 2025, infine, nessuna rapina e nessun attacco alle filiali in tutta la provincia.

Registrati, invece, 5 attacchi agli ATM, in leggero calo rispetto ai 6 rilevati nel medesimo semestre del 2024.

“Il dato degli assalti agli ATM del 2024 è il più alto nella serie storica degli ultimi dieci anni.

L’analisi georeferenziata evidenzia, poi, che anche nel 2025 gli episodi, tra tentati e consumati, si sono concentrati in particolar modo nelle zone di cerniera tra la nostra provincia e quelle di Foggia e della BAT, segno di un pendolarismo criminale particolarmente aggressivo che, tra l’altro, tende a diffondersi anche nelle zone più interne.

In questo senso, anche il grave assalto al portavalori, accaduto a Potenza nei giorni scorsi e brillantemente bloccato dalle Forze dell’Ordine, è figlio del ‘come and go’ dai territori limitrofi su cui è assolutamente necessario tenere alta l’attenzione”, le considerazioni del Prefetto nell’analizzare i dati.

Il Rappresentante del Governo è, quindi, passato ad illustrare le linee progettuali del Protocollo che conferma l’impianto strutturale ed i contenuti del precedente Accordo, ampliandone la portata alle sfide poste dalle nuove frontiere tecnologiche.

Cuore pulsante dell’Intesa resta, dunque, la stretta cooperazione tra Prefettura, Banche e Forze dell’Ordine per favorire l’acquisizione, lo scambio e l’analisi di dati sui reati predatori ai danni degli Istituti di credito, con lo scopo ultimo di ottimizzare le misure di prevenzione e sicurezza passiva.

Confermati, poi, anche i pilastri su cui si fonda la complessiva intelaiatura del Documento:

  • Segnalazione e Valutazione Rischi sulle singole filiali;
  • Dettagliate misure di sicurezza a mitigazione delle rapine, dei furti agli ATM, dei furti e delle rapine alle cassette di sicurezza e dei furti a dispositivi di custodia del contante;
  • Attività di prevenzione dei rischi multivettoriali e di nuovi scenari di minaccia legati all’uso dell’intelligenza artificiale, delle truffe, degli attacchi vandalici e terroristici, delle aggressioni al personale non a scopo predatorio;
  • Mappatura e alla georeferenziazione di tutti gli apparati di videosorveglianza presenti su pubblica via e tutte le misure di sicurezza adottate presso le dipendenze delle banche aderenti per concorrere alla costituzione della mappatura unica nazionale dei sistemi di videosorveglianza e delle misure di sicurezza;
  • Formazione del personale in relazione alle cautele da adottare;
  • Riunioni di coordinamento del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica promosse dal Prefetto per gestire specifiche problematiche e criticità segnalate dalle Forze di Polizia, dalle Parti del Protocollo e delle Organizzazioni Sindacali di categoria.

In questo contesto si inserisce la vera novità dell’edizione 2025 che introduce lo scambio di dati e conoscenze in tema delle c.d. minacce ‘ibride’, attacchi cyber-fisici in cui vengono usate congiuntamente tecniche di violazione fisica, informatica e di social engineering, potenziate, oggi, dall’impiego distorto dell’Intelligenza Artificiale.

Il Protocollo affida, quindi, alle Banche il compito di monitorare i nuovi contesti di minaccia.

Ad OSSIF, invece, quello di analizzare i dati e condividerli con le Forze di Polizia, con lo scopo di mettere in campo efficaci strategie di contrasto, con particolare riguardo alle Banche che utilizzano sistemi di Intelligenza Artificiale.

L’OSSIF si impegna, inoltre, a dare il proprio, qualificato contributo allo sviluppo di nuovi modelli di governance e best practices finalizzate all’uso etico delle evoluzioni tecnologiche.

Previsto, infine, nella fase attuativa del Protocollo, il coinvolgimento altamente specializzato della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Ha dichiarato il Prefetto Campanaro a margine della sottoscrizione:

“Ho accolto con convinzione la proposta di sottoscrivere questo nuovo Protocollo che, con l’adesione di un ulteriore Istituto di credito rispetto alla precedente edizione, garantisce la copertura del 100% delle Banche presenti sul territorio provinciale.

L’agilità dello strumento pattizio ci mette nelle condizioni di adeguare tempestivamente le modalità operative in relazione all’evoluzione dei metodi utilizzati dalla criminalità.

Si tratta, certamente, di una sfida complessa su cui, tuttavia, sento di poter dire che non ci faremo trovare impreparati, avendo ampiamente sperimento, nel corso di questi anni, che la carta vincente resta la stretta e sinergica cooperazione tra tutte le componenti pubbliche e private coinvolte, a vario titolo, nel sistema della sicurezza partecipata.

Il Protocollo odierno va esattamente in questa direzione”.