La Basilicata è tra le regioni d’Italia che anche a Marzo ha fatto registrare un incremento record delle donazioni di plasma, + 40% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, in un panorama nazionale dove,spiccano solo il Molise (+27,7%) e le Marche (+16,2%),molte altre regioni registrano un segno negativo. (fonte Centro Nazionale Sangue)
Nello specifico Fidas Basilicata si ritiene orgogliosa per gli straordinari dati raggiunti e ha fornito i dati del primo quadrimestre del 2025, confrontandoli con lo stesso periodo del 2024.
Da Gennaio ad Aprile del 2024 le sezioni Fidas Basilicata hanno consegnato 379 sacche di plasma, mentre nello stesso periodo del 2025 le sacche sono state 724 registrando, pertanto, circa un raddoppio dei quantitativo nel più sano spirito di “DONARE ciò che serve, quando serve”.
È notevole l’impegno nel diffondere la cultura del dono del plasma che ancora affronta qualche ostacolo tra i donatori più storici che sono abituati a donare sangue intero.
L’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza sull’importanza della donazione periodica, volontaria, gratuita e responsabile di plasma.
Per incentivare la donazione di plasma, i volontari delle sezioni Fidas Basilicata si incontreranno il prossimo 31 Maggio a Policoro per una due giorni dedicata all’approfondimento non solo sulle modalità di raccolta, ma anche sulla utilità del plasma stesso utilizzato per la realizzazione di farmaci plasmaderivati.
Ma a cosa serve il plasma, e come si dona?
Queste sono le domande più frequenti che vengono rivolte ai volontari.
La donazione di plasma avviene nei punti di raccolta o sulle autoemoteche ed è necessario rispettare parametri simili richiesti per donare sangue intero: età compresa tra i 18-65 anni, essere in buona salute, la pressione arteriosa sistolica (massima) non deve superare 180 mmHg e la diastolica (minima) 100 mmHg.
Sono previsti anche altri requisiti come il peso (non inferiore a 50 kg) e il valore di emoglobina (non inferiore a 12,5 g/dL per le donne e 13,5 g/dL per gli uomini).
La donazione di maggiori quantitativi di plasma avviene attraverso la plasmaferesi, che dura dai 40 ai 50 minuti, e il risultato è una sacca che va dai 250 ai 700 ml di plasma.
Dopo le opportune analisi, le sacche che vengono ritenute idonee, hanno una assegnazione per uso clinico per il 20%, nel caso di pazienti ad esempio con deficit multipli della coagulazione, mentre il restante 80% è destinato alle industrie farmaceutiche che producono i farmaci che vengono sottoposti a numerosi controlli per poi essere destinati ai pazienti con malattie rare, come l’emofilia o le immunodeficienze.
Il vantaggio della donazione di plasma per il donatore è quello di sottoporsi ad una donazione più “leggera”, dove viene donata solo la componente liquida e il resto del sangue viene reinfuso.
L’intervallo di tempo tra due donazione di plasma è di 14 giorni, mentre nel caso della donazione di sangue intero è di 3 mesi per gli uomini e 6 mesi per le donne in età fertile.
Considerando che per raggiungere il livello di autosufficienza nazionale di plasma che si attesta sui 18 kili per 1000 abitanti, la strada da percorrere nella promozione è ancora tanta, poiché la media nazionale è di 15,4 kilogrammi ogni mille abitanti.
D’altro canto possiamo essere orgogliosi del percorso della Basilicata che risulta sempre più attenta rispetto alle esigenze di donazione della componente plasma.
Ha dichiarato la Presidente di Fidas Basilicata, Isabella Cammarota:
“A marzo 2023 abbiamo rinnovato le convenzioni, ormai scadute, in accordo con La Regione Basilicata, le aziende sanitarie di Matera e Potenza, a suggello di un dialogo aperto e continuo con tutti gli attori del sistema sangue regionale: ufficio di Direzione Generale per la Salute e le Politiche della Persona della Regione Basilicata, il Centro Regionale Sangue, i vari centri trasfusionali della Regione e l’associazione AVIS.
Molto importante l’inserimento del Progetto Plasma all’interno delle convenzioni che prevede un incremento del 10 % annuo di raccolta di plasma.
Quindi il nostro impegno è costante per incrementare la raccolta e visti gli straordinari risultati ringrazio i volontari, il personale sanitario e i donatori per aver colto le esigenze del sistema sangue”.