VINCENZO, STUDENTE DI MELFI, HA VISSUTO IL TERRIBILE TERREMOTO IN MESSICO. QUESTO IL SUO RACCONTO

Almeno 273 vittime e migliaia di feriti.

Si continua a scavare in Messico, colpito da un violento terremoto di 7.1 della Scala Richter, con epicentro a 12 chilometri a sudest di Axochiapan, nello stato di Morelos, circa 160 chilometri dalla capitale messicana.

Tanti i crolli e tanti i dispersi: le autorità e i soccorritori non si danno per vinti, nella speranza di trovare sopravvissuti sotto le macerie, nonostante i giorni trascorsi dal sisma avvenuto il 19 Settembre.

Una terribile esperienza vissuta anche da un ragazzo di Melfi, Vincenzo Calandrelli, studente di 20 anni che si trovava nel campus universitario di  Cholula San Andres (stato di Puebla) quando è sopraggiunta la scossa.

Vincenzo cosa stavi facendo al momento del terremoto?

“Ero in aula della facoltà di economia in procinto di sostenere l’esame. Alle 13:15 circa (ora locale) ha iniziato a tremare. Con me erano presenti altri studenti, anche italiani. È suonato l’allarme in tutta l’università che ci ha fatto capire del sisma e quindi siamo usciti dalla classe per recarci nel punto di ritrovo più vicino all’aula”.

Come è stata gestita l’emergenza al momento?

“Direi bene. C’era molta paura naturalmente ma qui in Messico sono abituati ad affrontare il terremoto per cui c’era molta organizzazione”.

Ci sono stati danni all’università?

“Il campus ha subito dei leggerissimi danni in alcuni corridoi (ad esempio nella facoltà di ingegneria) ma nulla di notevole, è una struttura costruita in un modo eccezionale, pronta ad affrontare queste tipologie di situazioni”.

Dopo l’evacuazione cosa hai fatto?

“Ci hanno fatto aspettare circa 45 minuti poi i supervisori ci hanno detto che potevamo tornare a casa. Ho contattato subito i miei genitori per rassicurarli, fortunatamente sono riuscito a chiamarli nonostante qualche difficoltà con la rete”.

Come mai in Messico e hai intenzione di restare?

“Sono qui grazie a un programma chiamato Double Degree dell’Università Cattolica di Piacenza che ho avuto modo di frequentare negli scorsi due anni. Il mio corso di laurea è economia con indirizzo management internazionale. Lo scorso anno sono stato selezionato per andare in Messico a fare un’esperienza di due anni al termine della quale avrò due titoli in economia, uno consegnato dall’Università Cattolica di Piacenza e uno dalla UDLAP di Puebla. Ho tutta la volontà di restare visto che la situazione sembra essere ora sotto controllo. Sono sicuramente situazioni difficili ma bisogna sapersi adattare e andare avanti sempre”.

Ci solleva sapere che Vincenzo è al sicuro e che ha saputo fronteggiare l’emergenza nel migliore dei modi.

Intanto è di poco fa la notizia di una nuova scossa di 6.1 della scala Richter avvertita anche nella capitale Città del Messico.