VENOSA: “CITTADINI SEMPRE PIÙ DISGUSTATI SENTONO IL DISTACCO DELLA POLITICA” LO HA DICHIARATO…

Diverse polemiche si sono accese a seguito del “rimpasto” della giunta comunale di Venosa. Sul tema è intervenuto anche il M5S della città con una nota nella quale si legge che:

“Sono passati 3 anni e 4 mesi da quando con toni trionfali la Giunta Gammone si è insediata promettendo di tutto e di più.

La cronaca politica ha invece messo subito in evidenza la infondatezza di quelle promesse e l’incapacità cronica di quella maggioranza di portare a casa risultati concreti, ma soprattutto ha portato alla luce le grandi distanze e i conflitti di interesse esistenti tra correnti e correntine di partito, tra alleati, tra singoli consiglieri di maggioranza, tra assessori, tra il Sindaco e la sua squadra di governo.

Così dopo 3 anni e 4 mesi assistiamo all’ennesimo rimpasto di giunta con l’ingresso nella squadra di chi ieri era stata cacciata per tutelare altri interessi. Ma questa è una costante, siamo ormai abituati a vedere assessori messi in discussione, cacciati, sconfessati, umiliati e poi recuperati dopo qualche mese per mantenere semplicemente gli equilibri di una maggioranza ballerina.

Naturalmente tutto questo accade perché non vi è nessuna dignità politica da parte di chi oggi è chiamato ad amministrare Venosa, ma solo la volontà di sbarcare il lunario garantendosi qualche altro mese di vanagloria.

Brutta situazione e bruttissima immagine viene data della politica venosina ai cittadini che appaiono sempre più disgustati da questi giochetti e sentono sempre di più il distacco della politica dai concreti problemi quotidiani. In effetti come dare torto a costoro che vedono la nostra bellissima città peggiorare giorno per giorno, perdere occasioni importanti, non riuscire a risolvere nessuno dei problemi atavici che la tengono al palo.

Ma non è solo la Giunta comunale a non funzionare, il vero problema è che l’incapacità politica di questa maggioranza si ripercuote su tutta la macchina amministrativa e l’esempio più lampante è dato dallo stallo delle commissioni consiliari che vengono ogni volta mortificate e rese inattive per non consentire un serio lavoro di studio, approfondimento delle questioni di interesse comunale, oltre che un lavoro di proposizione che non guasta mai.

Tutto ciò naturalmente accade nel silenzio ormai colpevole e complice di chi istituzionalmente dovrebbe garantire i diritti di tutti ed invece è diventato semplice notaio delle volontà della maggioranza, il Presidente del consiglio comunale.

Una figura che da tempo ha perso tutto il suo carattere di terzietà e di imparzialità, per assoggettarsi ai voleri della maggioranza supinamente.”