A RIONERO INCREDIBILE SPETTACOLO DI QUESTI STUDENTI TRA STORIA, PASSIONE E IMPEGNO. LE FOTO

Un evento davvero riuscito quello che si è svolto ieri sera a Rionero nell’ambito della IV edizione dell’evento nazionale promosso dal Miur “La Notte del Liceo Classico”.

I ragazzi di III e IV A, con il supporto della Prof. Stefania Masiello del Liceo Classico di Rionero ieri a partire dalle ore 19:30 all’interno del Centro Sociale hanno presentato un programma molto interessante e ben sviluppato.

“L’evento vuole valorizzare la classicità affinché risorga e, come un’aurora, illumini di conoscenza l’umanità”.

È quanto afferma la professoressa Masiello, sottolineando lo scopo della serata.

Pensiero, questo, condiviso anche dalla Preside Antonella Ruggieri, la quale ha dichiarato:

“I protagonisti sono i ragazzi e la loro reinterpretazione di brani classici in chiave moderna, con l’intento di valorizzare non solo la classicità, ma anche l’antica presenza del liceo classico di Rionero”.

Un salto temporale lungo 70 anni ha condotto la sala gremita alla riscoperta delle origini della scuola rionerese, attraverso le testimonianze documentali riportate alla luce grazie a un lavoro di minuziosa ricerca e attenta selezione.

Il liceo classico di Rionero ha una lunga storia, fatta di passione e sacrificio, che coinvolge grandi personalità come il Senatore Ciasca e il Prof. Enzo Cervellino che fino al 1951 fu Preside del ginnasio rionerese (prima autorizzato, poi parificato) e dal 1950 al 1953 ricoprì lo stesso ruolo nell’Istituto Magistrale del piccolo comune lucano.

Fondamentale fu la loro collaborazione per la creazione di una struttura scolastica a Rionero, ma vitale fu il contributo pratico che il prof. Cervellino diede affinché nascesse il ginnasio nel 1947 (in aggregazione alla scuola media Granata nata nel 1945) come scuola privata tenuta in piedi dal contributo dei genitori.

Una delle interpretazioni più toccanti della serata è stata quella del discorso che Ciasca tenne il 4 Novembre del 1951.

In quella occasione, il senatore ringraziò pubblicamente:

  • il Consiglio di Amministrazione che concesse all’istruzione un luogo adeguato;
  • i padri, che con enormi sacrifici, mandarono avanti la scuola per i loro figli;
  • Enzo Cervellino, uomo di grande cultura che, venosino di nascita, fu chiamato a trasferirsi a Rionero per contribuire alla lotta contro il degrado e la mancata istruzione.

Questi diede al liceo classico la spinta per divenire statale nel 1967 e crescere nel tempo, fino a quello che è oggi.

Il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, Vito De Filippo, ha onorato gli ospiti della sua presenza.

Il suo intervento ha scoperchiato lo scrigno della cultura e ha raccolto cenni letterari molto importanti, come quello a un’opera del letterato Ivano Dionigi.

Vito De Filippo ha citato il titolo dell’opera dionigiana “Il presente non basta” e, prendendo spunto da questo concetto, ha dichiarato:

“Chi stacca la spina della storia e della memoria ha una sola alternativa: la strada dell’ignoranza e del disorientamento.

La memoria non è il luogo per accudire i ricordi o la nostalgia, la memoria è un luogo fertile di futuro.

Chi ha il senso della memoria, ha il senso del futuro”.

Erano presenti all’incontro anche:

  • il Sindaco di Rionero, Luigi Di Toro;
  • la Presidente del Consiglio di istituto, Rachele Verrastro;
  • Rubino Grieco, docente di francese del ginnasio nel 1967;
  • la Dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Debora Infante.

Ognuno di loro ha lasciato un contributo con un breve discorso sull’evento.

Il primo cittadino, Luigi Di Toro, ha dichiarato:

“Io, come Sindaco di Rionero, sono particolarmente orgoglioso per questa serata e lo sono anche come ex studente di questo liceo.

È un momento particolarmente importante per la città di Rionero, perché noi abbiamo una scuola, il liceo classico appunto, in cui i ragazzi potranno dimostrare un altro modo per imparare e i docenti un altro modo per insegnare, più divertente e più ludico rispetto a quello tradizionale”.

Debora Infante ha, subito dopo, aggiunto:

“In Italia il 55% circa degli alunni delle scuole medie sceglie un percorso liceale e in Basilicata abbiamo una percentuale più alta rispetto alla media nazionale che si attesta intorno al 51%.

Quindi diciamo che la Basilicata è una regione particolarmente licealizzata.

L’Istituto di Istruzione Superiore Fortunato di Rionero è una delle prime scuole 2.0, non soltanto in Basilicata, ma nel contesto territoriale nazionale.

In Italia ci sono non più di 40 scuole 2.0 e molte sono collocate nella regione Basilicata grazie ad una serie di investimenti nel digitale.

La scuola di Rionero è vicina all’Europa, è vicina al digitale, è vicina all’alternanza scuola lavoro”.

Segue l’intervento di Rachele Verrastro che, commossa, ha dichiarato:

“Io voglio dire il mio grazie più affettuoso, più accorato, più sincero ai nostri docenti; ai docenti di ieri e a quelli di oggi, perché sono docenti cui viene richiesto sempre più frequentemente di essere dei tecnici della didattica, che si devono attrezzare per saper programmare, presidiare strumenti di controllo, di valutazione e autovalutazione; devono essere bravi a quantificare, dimostrare, scomporre gli apprendimenti.

Nonostante questo, nonostante siano capaci di non sottrarsi a questo tipo di impegno, restano fedeli a loro stessi, alla loro missione e usano, testimoniandola, la loro passione come il più formidabile mantello per aprire porte segrete e passaggi ancora nascosti ai nostri figli”.

Rubino Grieco ha fatto rivivere con i suoi ricordi la scuola di una volta e ha emozionato tutti i presenti con le sue storie e i suoi aneddoti della “vecchia scuola”, quella in cui nessuno aveva paura di “sporcarsi” le mani e si impegnava con tutto se stesso per accrescere il valore della cultura:

“Mi compiaccio per la qualità del lavoro che state svolgendo, per come avete organizzato questa quarta edizione della notte dei liceo classici e auspico che il vostro impegno continui per una scuola al passo con i tempi, senza mai rinnegare le sue radici umanistiche”.

E, tra citazioni di Orazio e Petronio, sottolinea quanto sia importante l’insegnamento, la cultura e l’impegno.

La passione che ogni anno studenti e professori del Liceo Classico di Rionero mettono in tutte le iniziative che intraprendono è davvero stupefacente e fa sperare ancora nella buona scuola e nell’istruzione di qualità.

Di seguito alcune foto della serata.