SONO QUESTE LE FIGURE LAVORATIVE RICERCATE DALLE IMPRESE LUCANE

In tempi di crisi occupazionale per i giovani, il settore food ha invece difficoltà a reperire queste figure professionali: cuochi, aiuto cuochi, camerieri, baristi, pasticceri e gelatai artigianali.

A segnalare il fabbisogno delle imprese di ristorazione e alimentari è la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio.

Per il dirigente Confcommercio Imprese Italia Potenza, Michele Tropiano e il presidente Fipe Potenza, Giovanni Formato, si tratta di :

“Una situazione che nella nostra realtà registra una crescita di qualità grazie soprattutto all’impegno dell’Unione Cuochi Lucani e alla nuova generazione di gestori di esercizi food confermando che la ristorazione è un settore in ottima salute.

Ed è cresciuta anche l’occupazione nel settore: +1,5% dal 2008 al 2015, con una variazione positiva di 96mila nuovi addetti che non ha riscontri in nessun altro comparto economico, fatto salvo quello dei servizi.

Non solo: con il 72% di dipendenti “under 40”, la ristorazione si dimostra un settore ideale per i giovani. E lo potrebbe essere ancora di più, visto che ora sottolinea Tropiano le imprese fanno fatica a trovare personale qualificato per alcuni profili professionali necessari invece alla loro attività.

In generale, la ristorazione garantisce oggi un lavoro ‘sicuro’: quasi 8 lavoratori su 10 (76%) hanno un contratto a tempo indeterminato, il 18% a tempo determinato e il resto è stagionale”.

Dall’indagine Fipe-Confcommercio emerge inoltre che più della metà dei dipendenti nel settore alberghiero-ristorazione sono donne (54%); uno su quattro è straniero.

In quanto all’età, il 17% degli occupati ha meno di venti anni, il 31% ha tra i venti e i trenta anni, il 24% fra i 30 e i 40, il resto è over 50.

L’occupazione è attualmente in crescita soprattutto nei ristoranti (+2,2% nel confronto tra 2008 e 2015) e nella fornitura di pasti preparati (+4,9%), mentre scende nelle mense (-1,3%) e nelle discoteche (-11,4%).

Quasi 63mila le aziende italiane che nel corso del 2015 hanno utilizzato lo strumento dei voucher per ampliare l’organico in maniera temporanea.