SFRUTTAMENTO MIGRANTI E PROSTITUZIONE: A LAVELLO E VENOSA I CAPORALI HANNO INTASCATO OLTRE 1,5 MILIONI!

Si trasmette di seguito il comunicato stampa a firma del Responsabile del coordinamento Politiche Migranti e Rifugiati della Regione Basilicata, Pietro Simonetti, nel quale si fa un resoconto sulla situazione attuale dei migranti.

Come si legge nella nota:

“Con l’attuazione delle misure previste nel protocollo anti caporalato e delle nuove norme di legge in vigore da pochi mesi emergono i primi risultati.

In Calabria viene smantellato il Centro di San Ferdinando e realizzato un nuovo centro non autogestito, in Puglia continua l’attività per la realizzazione dei centri con moduli abitativi.

In Basilicata è operativo il Centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio che garantisce posti letto, docce, bagni, punti cottura e un apposito ambulatorio dedicato ai migranti predisposto dall’Asp, servizi del Centro per l’impiego oltre al wi-fi gratis.

Il tutto in attesa della realizzazione dei nuovi Centri candidati al Pon “Legalità” per il 2018 di Palazzo e Scanzano e dedicati ai lavoratori stagionali.

Intanto sono in corso le attività dell’Ispettorato del lavoro e delle altre autorità preposte al rispetto delle norme sulle assunzioni dei contratti di lavoro, previdenza e sicurezza sul lavoro e controllo del territorio. Attività queste finalizzate al contrasto dei nuclei di caporali neri e bianchi che vorrebbero continuare a lucrare su lavoratori e datori di lavoro.

Nel 2016, prima dello sgombero e bonifica del sito di Boreano, i caporali hanno intascato oltre 1,5 milioni nell’area di Venosa e Lavello. Alcuni dei caporali reduci dalle precedenti esperienze, in sodalizio con noti personaggi della zona dediti alla intermediazione illegale di manodopera e sfruttamento di soggetti deboli della catena immigrata, cercano di replicare anche in questa stagione le pratiche del passato, ricorrendo al finanziamento della costruzione di capanne e baracche e alla gestione di cucine, centri di prostituzione con l’utilizzo di donne vittime della tratta.

Nelle prossime settimane vedremo quali esiti matureranno a fronte delle decisioni assunte in sede del Tavolo di coordinamento e come incidere ulteriormente.

Alcuni dati sono positivi: 650 extracomunitari assunti regolarmente nella zona del Bradano nei primi sette mesi del 2017 e 7000 migranti nel metapontino, attraverso i Centri per l’impiego.”