CHIUDERE QUESTO CENTRO IN BASILICATA: “LA BOMBA SOCIALE DELL’IMMIGRAZIONE È FUORI CONTROLLO, SOLO BUSINESS”!

L’eurodeputato del M5S, Piernicola Pedicini, commenta la fuga dei migranti accolti nella comunità palazzese, esaminando cause e conseguenze dello spiacevole episodio.

Questa la nota:

“La rivolta che si è verificata nel Centro di permanenza per i rimpatri (Crp) di Palazzo San Gervasio, con la fuga di 22 migranti di cui 11 sinora rintracciati, è un fatto molto grave che dimostra ancora una volta gli errori e la mancanza di qualsiasi strategia sul tema immigrazione da parte dei governi nazionali degli ultimi anni.

Dopo il forte allarme che si è creato nell’area dell’Alto Bradano e dopo che ieri si è tenuto a Palazzo San Gervasio un consiglio comunale straordinario per parlare dell’emergenza in corso e degli interventi da fare per tranquillizzare i cittadini.

Siamo in presenza di una situazione che è sfuggita di mano, sia a Palazzo San Gervasio che in numerosi altri Crp italiani.

Un po’ dappertutto i Centri di permanenza sono stati improvvisati e abbandonati a se stessi e le amministrazioni locali e le forze dell’ordine sono stati lasciati soli a garantire la sicurezza e a fare in modo che i migranti vengano sottoposti alle procedure previste, tra cui il rimpatrio degli irregolari, e contestualmente ricevano un’accoglienza dignitosa.

Le inadempienze e l’approssimazione è totale, a partire dagli hotspot che dovevano essere solo un punto di identificazione e smistamento delle persone e sono diventati un luogo di vera e propria detenzione.

Tutte responsabilità dell’ex governo Renzi, dell’attuale ministro Minniti e dell’assenza e indifferenza della Regione Basilicata.

Il degrado che si registrava nel Cpr di Palazzo San Gervasio era inaccettabile ed ha portato alla rivolta e alla fuga dei migranti a causa del sovraffollamento del Centro, che conteneva quasi 90 persone rispetto alle poche decine che erano previste quando è stato allestito, oltre alla mancanza di misure di sicurezza adeguate.

Situazioni che ci auguriamo vengano affrontate e risolte dopo questi gravi episodi e dopo che tutti gli immigrati fuggiti vengano rintracciati grazie al consueto e grande lavoro delle forze dell’ordine.

Va detto, che la bomba sociale dell’immigrazione in Italia è un fenomeno fuori controllo provocato dai passati governi che hanno firmato accordi vergognosi, come ad esempio il regolamento di Dublino che impedisce di distribuire gli immigrati in altri paesi d’Europa.

Inoltre, la gestione dell’immigrazione è diventato un business che ha alimentato i vecchi partiti con operazioni clientelari e spesso di vero e proprio malaffare come nel caso di Mafia Capitale.

Per affrontare l’emergenza, il M5S ha presentato una serie di proposte per il programma di governo della prossima legislatura.

Tra le principali il M5S indica quattro interventi prioritari e urgenti: raggiungere e garantire una gestione dei flussi migratori mediante la realizzazione di vie di accesso all’Unione europea, legali e più sicure, per ottenere una sostanziale riduzione delle traversate in mare, della pressione dei flussi sulle frontiere esterne e del conseguente traffico di esseri umani; superare il regolamento di Dublino e garantire un ricollocamento obbligatorio e automatico dei richiedenti asilo tra tutti gli Stati membri dell’Ue; potenziare le Commissioni territoriali che esaminano le domande di asilo per fare in modo che siano nella condizione di lavorare velocemente; gestire i fondi destinati al sistema di accoglienza con estrema trasparenza al fine di eliminare in via definitiva le clientele e la criminalità organizzata dalle strutture di accoglienza”.

Ad oggi la situazione si presenta passibile di una svolta, dato il risultato ottenuto nel corso della seduta pubblica e straordinaria del Consiglio Comunale di Palazzo San Gervasio convocato dal Sindaco Michele Mastro proprio per discutere sul da farsi.

La conclusione è stata accolta unanimamente: avviare le procedure di chiusura del Centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio se non dovessero sussistere condizioni di sicurezza adeguate, offrendo una chiara risposta ai tanti cittadini che ne abbisognavano e un minimo di certezza sulle decisioni che verranno prese in futuro.