Al via a Melfi il processo di rigenerazione urbana che ha un obiettivo ben preciso: creare aggregazione.
Attraverso una serie di interventi si recupereranno aree e punti strategici finiti nell’ombra per ridisegnare il volto della città e creare nuovi punti di incontro e ulteriore sviluppo sociale.
Da qualche tempo sono iniziati i lavori di pulizia, sistemazione e recupero delle gradinate del vecchio stadio comunale, oggi adibito a parcheggio dinanzi al Palazzo di Città.
Le gradinate erano nascoste da una fitta vegetazione mentre una retina delimitava l’area.
Il progetto ridarà fiato al sito, creando una simbiosi con il Monte Tabor (o della Via Crucis) che da piazza P. Festa Campanile sale sino al convento dei Cappuccini e al superbo belvedere.
Il consigliere di maggioranza Pietro Monico (PD), che appoggia fortemente l’iniziativa, ha spiegato il senso di questa rigenerazione urbana:
“L’intenzione è di respirare una nuova aria, non esistono solo opere grandiose e limitate a certi contesti. La città è vissuta interamente, dalle periferie al centro. Anche strutture di per sé insignificanti possono ridare slancio a tutta l’urbanizzazione. Prendiamo il caso della cabina elettrica dinanzi alla Villa Comunale o il muro che circonda l’asilo in Via Pisa. Attraverso la realizzazione di graffiti, murales, abbiamo esposto vere e proprie opere d’arte che mettono il tutto sotto una nuova luce.
Per quanto riguarda il recupero delle gradinate del vecchio stadio comunale, esse diventeranno sia un punto di ristoro che di ritrovo nonché si potrebbero utilizzare per degli eventi all’aperto. Con poche ma significative azione restituiamo agli abitanti una città funzionale“.
Il consigliere ha anche aggiunto che seguiranno altri interventi.
Di seguito le foto scattate sul cantiere.
